giorgio bassani
lasciamiti vedere
piantala
di tirarti indietro
sulla sedia di plastica
di mostrarmi soltanto
la punta del nasino
di sotto in su
i bianchi degli occhi
epitaffio
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DOVE VIVI? la fronte e stringendo le palpebre –
Dov’è
che diavolo stai? Laggiù a Maratea ?
Oppure nuovamente
altrove ?
saprebbe darti oggi il più - conclude –
proprio tu che fino
in fondo che
uno ispirata ad anne marie sthelein americana che viveva a parigi con cui aveva una relazione fb/fondgb
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un'altra libertà 1951 teche.rai.it/poesia-dal-carcere - legge gb |
L’Arte, lo sappiamo è sempre uguale a sé stessa Sta là, diversa dalla Vita anzi il suo contrario a ricordarci della Vita e talvolta addirittura
a restituircela
preludio
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Davvero cari non saprei dirvelo attraverso quali strade cosi di lontano io sia riuscito dopo talmente tanto tempo a tornare Vi dirò soltanto che mi lasciai pilotare nel buio da qualcheduno che m'aveva preso in silenzio per la mano
VERSO FERRARA
che vanno per calde erbe
infinite
con fischi lenti
affondano indolenti
rosse città turrite.
il vino delle marcite
specchio delle povere panche
scioglie le dita stanche
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Monselice
I luoghi dove si ha pianto dove si ha sofferto e dove si trovarono molte risorse interne per sperare e resistere sono proprio quelli a cui ci si affeziona
di più
tutti viviamo
come nemici assediati |
. La verità è che i luoghi dove si ha pianto, dove si ha sofferto e dove si trovarono molte risorse interne per sperare e resistere sono proprio quelli a cui ci si affeziona di più cinque storie ferraresi - dentro le mura . |
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Il
pericolo - io lo considero un pericolo,
che la gente di oggi, che i giovani di oggi, si dimentichi di quello che
è stato, si dimentichi di dove siamo venuti, c'è! Io lo considero un
pericolo . Anzi, ritengo che uno dei compiti della mia
arte, se l'arte può avere un compito, è quella di evitare un danno di
questo tipo . Garantire la memoria, il ricordo . Noi veniamo da una delle esperienze, per noi intendo gli scrittori della mia generazione ma anche noi tutti, gli italiani, veniamo da una esperienza di una gravità eccezionale . Siamo passati attraverso una delle esperienze più terribili che abbia avuto l'umanità . Pensi ai campi di sterminio, niente è stato mai immaginato di più atroce e di più assoluto . Ebbene la vita continua, tende a dimenticare ma i poeti sono qua per garantire che l'oblio non accada, non succeda . fb/fondazionegb |
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Bisogna che l’Europa si renda conto della sua realtà spirituale e culturale : siamo un mondo diversi e di uguali, quindi di uomini liberi Nessuno deve ritenersi superiore, diverso si, ma non superiore ... La ricchezza dell’Europa sta nella molteplicità dei suoi talenti e delle sue vocazioni la voce repubblicana 15.6.1984 |
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... gb ... da : laggiù. in fondo al corridoio - l'odore del fieno
In life, if one wants
seriously to understand how the world works
he must die at least once
...
Even in a city as small as Ferrara, you can manage, if you like
to disappear for years and years, one from another
living side by side like the dead
the garden of the
finzi-continis - 1962
la vita è musicale, si sa
Sui suoi temi fondamentali, sulle sue frasi più
intense, non ama indugiare
prefazione gattopardo - fb/fondgb
effetti di sgomento metafisico da una fotografia minuziosa della provincia
Giorgio Bassani
era un uomo riservato,
timido, schivo, un uomo discreto che affondavano in un profondo senso civile e nella cultura giorgio montefoschi - scrittore - letteratura.rai.it |
SONO ITALIANO - NON HO DUE PATRIE
da intervista di ennio cavalli - 1982
Ad ogni modo sia ben chiaro :
niente di più dissimile della Milano di Hemingway da quella di Manzoni
dove, se la morte e il dolore corrono le strade, ogni donna ha però il viso di Lucia
fb/fondazionegb
A Ferrara, nel cortile del Liceo classico L. Ariosto
dove nel Rinascimento erano gli orti di Palazzo Da Castello
il 4 marzo del 2003, anniversario della nascita di Giorgio Bassani, è stata piantata una magnolia
in ricordo dell’antico studente
fb/fondazione GB
La magnolia che sta giusto nel mezzo
del giardino di casa nostra a Ferrara è proprio lei
la stessa che ritorna in pressoché tutti i miei
libri.
La piantammo
nel ’39 pochi mesi dopo la promulgazione
delle leggi razziali con cerimonia
che riuscì a metà solenne e a metà comica
tutti quanti abbastanza
allegri se Dio vuole
in barba al noioso ebraismo
metastorico.
Costretta fra quattro impervie pareti
piuttosto prossime crebbe
nera luminosa invadente
puntando decisa verso l’imminente cielo
piena giorno e notte di bigi
passeri di bruni merli
guatati senza riposo giù da pregne gatte
nonché da mia madre
anche essa spiante indefessa da dietro
il davanzale traboccante ognora
delle sue briciole.
Dritta dalla base al vertice come una spada
ormai fuoresce oltre i tetti circostanti ormai può
guardare
la città da
ogni parte e l’infinito
spazio verde che la circonda
ma adesso incerta lo so lo vedo
d’un tratto espansa lassù
sulla vetta d’un tratto debole
nel sole
come chi all’improvviso non sa
raggiunto che abbia il termine d’un viaggio
lunghissimo
la strada
da prendere che cosa fare
epitaffio - le leggi razziali - 1974
facebook.com/fondazionegiorgiobassani/videos - GB legge 'le leggi razziali' davanti alla magnolia di cisterna del follo 1
studio di GB
foto marco caselli nirmal - fb/gb
.
A mio parere, il
rapporto tra scrittore e pubblico deve essere di tipo religioso :
lo scrittore è responsabile
davanti alla società alla quale si rivolge
. Il suo ruolo consiste
nell'esorcizzare la passione, nel rimuovere dalla natura umana il
pericolo che non smetterà di minacciarla . Lo
scrittore è colui che più di tutti soffre della duplice qualità di
essere passionale e ragionevole . Parlare agli altri,
in una lingua che esprime al contempo passione e ragione, questa è la
sua funzione . dominique fernandez l’express 23.8.1962 - interviste 1955-1993 - books.google.it . |
io non cambio mai
penna non ho una penna per la prosa una penna per la poesia una penna per i saggi critici una penna per le lettere sono sempre io -gb IV copertina . |
negli anni d'oro della mia gioventù
a quante sublimi auree cose credevo
con mica troppo - ahimè -
coraggio di crederci !
adesso quasi vecchio
quasi completamente incredulo
ne ho tanto però di coraggio
.
Perché la poesia non è il fiore sul vulcano
Brama il contento, esige le strutture
È il riflesso della vita, la prova della vita
E, proprio come la vita, non è mai pura
.
Noi, credo, teniamo della natura disgraziata dei poeti, tutti senso e lotta
.
GIORGIO BASSANI - IL PROFESSORE ' FUORI LE MURA '
giorgio bassani bologna 4 marzo 1916 - roma 13 aprile 2000 uno stesso unitario mondo fantastico di poesia prosa racconti ROMANZI . le liriche sono intrise di dolorosa virile autoironia. vertici di un'esperienza poetica che si qualifica per la propria assoluta irripetibile unicità. fu arrestato come partigiano ed ebreo .
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