valentino zeichen

il poeta che vive in una capanna sulLA SPONDA DEL TEVERE

IL SUO VERO NOME E'  GIUSEPPE MARIO MOSES ?

 

 24 marzo 1938  fiume - CROAZIA    -     roma  5 luglio 2016

 

 

Amici
sparlando di me nei giorni
non siate affrettati
coniugandomi a verbi del passato
ma dosatemi con risparmio
all’indicativo presente
e non impensierite
ché di questo soggetto del verbo
non rimarrà ingombrante memoria.
pagine di gloria

 

 

poeta contemporaneo

giramondo dai mille mestieri

ironico ed acuto osservatore

nomade di sé stesso

ultimo commovente IRONico

cammina per la sua roma

con sandali francescani

e vive in una 'baracca' 

mangia alla mensa dei ricchi

che lo invitano

perchè - dice - amo il buon cibo.

un poeta 'diverso' dei nostri tempi

 

 rai tre  ' le storie'

di  corrado augias

suo amico

 

Un dandy, un flaneur, un neo liberty, un francescano, un neoclassico beffardo, un Gozzano dopo la scuola di Francoforte, un asburgico a Roma, Valentino Zeichen è un poeta che attrae da subito perché sembra una figura d'altri tempi e che conquista per la bellezza di versi che sono solidamente, densamente radicati nella contemporaneità e nelle sue contraddizioni.
fazieditore.it


Il poeta profugo, il dandy baraccato, il Lord Brummel della miseria urbana scava a cuore aperto nella radice storico-biografica del suo mito; racconta la sua odissea di sradicato ed esule in patria.
radio.rai.it

 

 

questa società dei poeti se ne frega

la spiritualità conta meno di niente
libuk.com

 

 

La poesia è sempre secondo me una catastrofe del sentimento

almeno quando ti misuri con le rovine perché tutto è così irrimediabile tutto ormai è già avvenuto. C'è solo lo spirito bisogna salvarlo. quindi lo spirito necessita di pronti interventi bisogna essere la croce rossa che salva lo spirito morente, agonizzante.

fazieditore.it

 

 https://fazieditore.it/autore/valentino-zeichen

www.facebook.com/pages/Valentino-Zeichen

 

 


la bocca della verità

se per i visionari del plenilunio
quella non è la testa di oceano
e neanche un chiusino di scolo
la bocca della verità è
forse un sole senescente
una stella di neutroni.
alla prova del vero
la leggenda vuole che
vi si infili la mano
lasciandola in pegno
e qualora s’è mentito
la bocca la divori!
ma sempre la restituisce
perché? le verità soggettive
sono false, non verificabili
le scientifiche, verosimili.
avete mai visto quella bocca
divorare una teoria?

 

piazza di spagna

ex porto di ripetta - piante facsimili

di piazza di spagna
la scalinata ha pianta
a forma di farfalla
che per magia di specchi
sembra s’involò altrove
col suo calco riflesso
verso un gemello progetto.
anche la scalettata
farfalla di marmo
dell’ex porto di ripetta
ha spiccato il volo.
causa una piena del tevere
la barcaccia s’è arenata

in piazza di spagna
e là è rimasta, semisommersa.
l’architetto alessandro specchi
ha riflesso appena un miraggio

 

 

Le poesie di Zeichen

Due esemplari di purissima razza incrociata si avvicinano abbaiando, come se volessero sbranare chiunque osi curiosare. Valentino Zeichen, allora, si affaccia sull’uscio sciorinando il solito slogan rincuorante dei cinofili: “No, stanno scodinzolando, non mordono”. Nemmeno Zeichen vanta pedigree particolari. Anzi, in quanto esule (fiumano) è un po' un uomo senza razza, senza terra. E senza casa, perché quella dove vive è una costruzione realizzata con materiali alquanto eterogenei, priva di porte (salvo quella di ingresso), con un lucernaio chiuso da una coperta e l’arredo composto in gran parte da brande addossate alle pareti. Pur essendo uno dei nostri massimi poeti, Zeichen vive così, in quella che un tempo veniva definita “dignitosa povertà”. “Carmina non dant panem”. Anzi, senza esagerare: ciò che la poesia non consente sono l’appartamento di lusso, gli abiti griffati, l’automobile, il cellulare, il computer. Tutte cose di cui si può fare a meno, certe volte, se si vuol restare davvero indipendenti. E che io lo sia non lo può negare nessuno”, rivendica orgogliosamente Zeichen. “Roma dai tre volti” La “quasi casa” zeicheniana si trova a Roma, in un angolo di quartiere Flaminio a cui catasto e piani regolatori si sono misteriosamente dimenticati di dare un proprietario e una destinazione. Zeichen, insieme con qualcun altro (per esempio i padroni dei cani, due ragazzi suoi vicini) l’ha occupato, trovandoci una sistemazione “definitivamente provvisoria”: luce, acqua e telefono ci sono, il riscaldamento no. Forse proprio perché è una specie di ospite tollerato, Zeichen a Roma si sente ancora un turista. “Cerco di vederla con gli occhi di uno straniero. D’altronde è una città così varia, ce n’è una imperiale, una cattolica, una umbertina. E poi quella fascista dell’EUR, quella del dopoguerra”....

“Il problema è soprattutto che anche le grandi case ti pubblicano con intervalli lunghissimi. Io invece scrivo ogni volta che mi sento. Io ci credo, all’ispirazione: secondo me è l’eredità che gli dei ci hanno lasciato andandosene, un pulviscolo che qualche volta ancora si posa sugli uomini”

Il poeta Valentino Zeichen invitato portoghese di Marco Ferrazzoli - Il Borghese   -   libuk.com

 


per l'ipnotico cromatico
la turista allunga la mano
per afferrare la magia
sfiora la pittura fresca
e s'impolvera le dita

 

 

 
80 poesie 80 acquerelli dedicati a Roma
la citta che "ti fa sentire postumo"

nel tentativo di smascherare il mistero

di tanta inquietante bellezza     

stradanove.net     -     lietocolle.it

 

 

 

Premio Poesia Città di Fiumicino 2015

VZ riceve il premio alla carriera



MI RIPETO ...
La chiave gira nella toppa
simile a un apriscatole e
scoperchia la latta
È l’amica che apre
e mi sorprende a letto
con un’altra donna
Guarda e sì ritrae
come in presenza
d’un cibo avariato
Piange e richiude
la porta metallica
Mi ripeto...

il mio Cuore è sempre stato
come la porta girevole
d’un albergo a ore
dove si poteva entrare
e pernottare a piacere
ri_uscire in incognito
e senza rimpianti
Ora
vorresti istallare
una porta nel vuoto e 
mettere una serratura di marca all’aria ?





A PIAZZA DEL POPOLO

A PIAZZA DEL POPOLO
MI ACCOSTO ALLA VASCA
DI FIANCO ALLA CASERMA,
NEL RINFRESCARMI IL VISO
ALLA BOCCHETTA
MI AVVEDO DI TENERE
TRA LE MANI E
L’ACQUA CORRENTE
I TRATTI DEL VOLTO
DI CHI FU SEPOLTO
IN QUEL SARCOFAGO


ANALOGIE MUSICALI
L'INFUSIONE MUSICALE NAZISTA
SCAVÒ DENTRO OGNI TEDESCO
UN PICCOLO AUDITORIUM
E NE INGRANDÌ L'ANIMA
AFFINCHE I SUONI SI ARMONIZZASSERO
CON LA MUSICA INTERIORE
SINCRONIZZATA CON LE
MARCE DEI PANZER, POI
TRIONFÒ LILÌ MARLEEN.
gibilterra 1991 - poesie 1963-2014

 

 

UNA MENTALITA'
A "MONTE" RISIEDE IL VIZIO
DELLA MENTALITÀ MAFIOSA.
LA MAFIA NON STA SOLO
NEGLI ODIOSI CRIMINI
MAFIA È ANCHE SOTTINTESO
SOTTERFUGIO CHE SI INSINUA
NELLE ABITUDINI LINGUISTICHE
DI INCONSAPEVOLI ONESTI.
MAFIA È INTERDIZIONE
A COMUNICARE, CENSURA
È INCENTIVO AFFINCHÉ
SOSPETTO E DIFFIDENZA
CANCELLINO OGNI VERITÀ.
MAFIA È TRASCURARE I MURI
PRIVANDOLI DELL'INTONACO
LASCIARE

CHE LE CARTACCE VOLINO
E CHE LA LORO OMBRA
IMBRATTI LA TERRA
ABBANDONARE I "VUOTI A PERDERE"
E LE DEFORMI PLASTICHE
QUALE RITRATTO DEL DEGRADO.
UOMO DAI DOPPI FINI,
RICERCA LO SCAMBIO
DI PENSIERI "FRANCHI"
IN ZONA "FRANCA" DEL PENSIERO
PURTROPPO, QUESTO È IL SOLO
DEBOLE, ANTIDOTO AL MALE.
RACCOGLI LE CARTACCE
E OGNI ALTRA VARIETÀ DI RIFIUTI
DI TUA INIZIATIVA
SPAZZA LA STRADA PUBBLICA
INTONACA
E NON SARÀ DEL TUTTO VANO.  

 

 

La Poesia

Come un ricorrente duplicato di Big Bang
simula la nascita dell'universo
a sua differenza possibile figlia d'ignoti.
Ella ha madre sebbene svagata
espulsa in un baleno dall'ispirata origine e
subito estranea all'istantanea matrice creativa.
La poesia: annodate interiora.
Si dipana nella prosaicità della lingua
e lascia scorgere allettanti Aleph
dall'inafferrabile momentaneità
gli accostamenti accidentali
fra le lingue ancora brulicanti
l'apparentano agli invertebrati
i nodi vengono al pettine dello stile
e il poeta deve alla sua perizia di fisiologo
il taglio dei versi.
Senza offendere le sinapsi semantiche
riconduce a capo i misurati segmenti
comparabili agli esagrammi
delle divinazioni King.
Ogni volta che la mimesi creativa ricomincia
si ripropone il dilemma: il mondo
deve supporsi creato in versi
come ventilano le scritture oppure
si tratta di opera in prosa evoluzionistica?
Nel dubbio aporistico
applichiamo alla creazione
l'analisi stilistica.

 

APOCALISSE PER ACQUA

APOCALISSE PER ACQUA
PER LA COMUNE SOPRAVVIVENZA
DITE ADDIO AI LUOGHI ESOTICI
E FATE SOLENNE PROMESSA

DI NON RIVEDERLI MAI PIÙ
AFFINCHÉ LE SCIE DEI JET

NON SFREGINO ANCORA IL CIELO,

INTOSSICANDO GLI ANGELI
CHE VOLANO A QUELLE QUOTE.
POICHÉ VI HANNO SOTTO POSTO
AL LAVAGGIO DEL CERVELLO
MALEDIRETE

L'IMPOSTURA DEL BIANCO
E L'INDOTTA FOBIA DELLO SPORCO.
STRAMALEDIRETE IL BAGNOSCHIUMA
LO SHAMPOO E LO SCIALACQUARE
DETERSIVI NEL MARE
CHE ARROSSISCE PER PUDORE.
E IN CALCE VI MALEDIRANNO

LE FUTURE GENERAZIONI.

www.rai.it/dl/RaiTV

 

  SAPONETTE 
SGUSCIANTI SAPONETTE PROFUMATE
GUIDATE DALLE MIE MANI,
INSAPONANDO IL TUO NUDO
SCHIUMANDO PICCOLE BOLLE D’ARIA
CHE PER EQUIPAGGIO PILOTA
HANNO "ISTANTI" DELLA BELLEZZA IN FUGA.
COMPARABILI A TAVOLETTE DI SCRIBA
SALVATESI NEL NAUFRAGIO DELL’AMORE
DALLE TORBIDE ACQUE DEL BAGNO.
STANNO IN SECCA SUL PORTA SAPONE
CON LE DICITURE CONSUNTE
LE CREPE CHE LE CORRUGANO
PREFIGURANO QUELLE DEI CORPI.
NON OSO MANOMETTERLE,
COME SE MI VEDESSI OSSERVATO
DAL CUSTODE D’UN MUSEO EGIZIO
MA VORREI LAVARMI LE MANI
... 
L'ALTRA METÀ
NELLA MOLTITUDINE DI CONTENITORI
CHE POPOLANO IL MONDO INVIDIAMO
QUELLE MEZZE SCATOLE AVVITABILI
CHE PER UN INCONTRO FORTUITO
HANNO RICONOSCIUTO NEL COPERCHIO
L'ALTRA METÀ MANCANTE.
EVENTO MITICO RICORRENTE NEI SOGNI
CHE NON HA MAI LUOGO IN VITA
NÉ PER OGGETTI GLI UMANI,
RISULTANDO SEMPRE VANE LE RICERCHE
INTRAPRESE, SENZA CONTARE LE SPESE.




LA MATTANZA DELLA BELLEZZA
All’avvistamento della Bellezza
appena una polena che fende l’onda
e all’istante sull’occhio critico
cala la benda nera del pirata
affilata cortellessa tra i denti
e inizia l’allegra mattanza
della sirena nella tonnara.
Ma in ambito letterario
l’innominato pratica il volontariato!
E rianima sperimentalisti smorti.
https://youtu.be/wmHRE9kiFhE  - VZ
La Via della Gloria
Una strada a modo, rettilinea
che in prospettiva non pare avere
né uscite e neanche entrate certe
ai lati estremi del toponimo
la chiudono due quinte teatrali
si liquida la questione come
una anomalia viaria onirica.

Si dice che gli oggetti in mostra
nelle vetrine degli antiquari
restino alla rimozione
che li destina agli acquirenti.

In passato, una precoce adolescente
fuggiva dai martellanti ciack, e
sporgeva il suo busto di polena
agli angoli di Via del Babuino;
l’inseguivano gli attrezzisti del set
tirandola per la coda di cavallo
la rimettevano sulla “retta via”
forse era l’attrice Marina Vlady.

a Luigi Ontani  -  casa di rieducazione
LAMPO  PENDOLARE MONUMENTALE
Anche dopo la morte del suo padrone
ha seguitato a fare la spola
tra Cecina e Campiglia Marittima
prendevano il treno al mattino
e rientravano con quello serale.
La fedeltà lo ha scolpito
in duplice monumento.
Rossiccio, pare fatto d’argilla
guardiano di tombe etrusche.
Cosa ci fa in posa quel facsimile cane
con quella simpatica faccia tosta
alla stazione F.S. Di cecina
comparendo al contempo
in quella di Campiglia Marittima?
Assai caro alle due cittadinanze.
Imperturbabile ai molto richiami
sa che “E’ vietato attraversare i binari”.

POETI IN PERICOLO
Sui veloci treni francesi
s’abbian il dolcificante
alle effigi dei poeti
Villon, Rimbaud, Breton
affrancano letterine
buste di zucchero.
E se la dolce energia
avesse per fine la terapia
della tetra malinconia ?
Scopro di una chimica euforia
mirante a scombinare
l’amara essenza della poesia.
neomarziale 2006
PER LUCIO BATTISTI
Anche i poeti che fanno lo stage
nelle torri d’avorio, sull’Atlantico
dove meditano sui millenni
fischieranno un tuo motivo
come le sirene delle navi.
Non si conosce nostalgia
che non sia da lontananza
fin dalle frecce preistoriche degli addii.
Perciò le canzoni accompagnano le vite
mentre la buona poesia i secoli.

.
cosa hanno fatto gli amici per lei?
Si sono preoccupati, sono stati affettuosi: “Cosa fai? Perché non vieni a cena? perché non parti con noi in vacanza?”. Ho visto posti bellissimi grazie agli amici.
sempre senza pagare?
Rigorosamente. Il problema è che molti di loro non ci sono più. Mi accorgo che il tempo si è spostato: quello che ho davanti è molto meno di quello che è passato.
e invecchiare le dispiace?
È inaccettabile. Uno scherzo del destino assolutamente irriverente. Ne è valsa la pena però.
malcom pagani - ilfattoquotidiano.it - 27.12.2015

.

sei un uomo felice?
Io ? Come sono d’aspetto ?
a me sembri una persona che ha combattuto tutta la vita e che poi ha trovato un proprio equilibrio
Si… è il minimo…
alla fine
Certo… si, combattere… quello sempre…
… tu che cammini con i sandali del francescano
Non sono sandali da francescano, prego. Sono sandali con plantare incorporato. Sandali svizzeri … marca Balì.

hai sposato una cosa sola: la poesia
Non soltanto quella ! Ho sposato la mondanità per esempio. Un periodo di mondanità. Tanti pranzi, cene … Sennò di che cosa si scrive? Io scrivo delle persone che ho conosciuto, dei posti in cui sono stato invitato, delle conversazioni. La conversazione è importante.

Una società che conversa è una società evoluta.
luigia sorrentino poesia-rainews - 2008 - 2012

.

la poesia come ricerca di un senso più profondo è una forma di ribellione al linguaggio razionale e ordinario?
Sì la poesia può far capire degli aspetti della vita. Ma anche della società. In questo senso io sono un poeta ironico, con un certo humour. Questo mi viene abbastanza riconosciuto dalla critica. In questo c’entra anche il fatto che ho una vita particolare, sono profugo, fiumano, vivo a Roma, le sono fedele perché mi ha accolto. In un certo senso me la sono cavata, ho fatto diversi lavori, sono uno che non parte da situazioni di privilegio. Anzi.
simona maggiorelli - left.it - 2016

.

Elisabetta Catalano nel 1987 lo immortalò con le mani in tasca, i sandali, dei pantaloni da lavoro - lui che il lavoro lo amava poco -  una giacca di buon taglio e un bicchiere di vino bianco appoggiato a fianco, come uno stemma, un simbolo araldico - Zeichen in tedesco significa appunto segno .
camillo langone - ilfoglio.it - 2016

Non esiste serratura

di cui non venga

imitata la chiave.

Eppure ci sarebbe un rimedio

mettere tutto sotto metafora.
La metafora però - sottolinea Zeichen - è una chiave di cui bisogna conoscere la serratura.

parma poesia festival 2012 - laura ugolotti - gazzettadiparma.it

.

 

 I suoi addii echeggiano nella lontana memoria simili a colpi d’automatica

Da molti anni agonizzo senza smettere di morire, al pari degli immortali

ma questa è una menzogna essendo un morto vivente

come nelle più scadenti pellicole di genere horror

Anche la qualità del mio dolore si è fatta scadente

abbandono

.

come definirebbe la sua poesia?
La mia poesia è senza speranza.
Non parlo di mondi onirici.    Nella mia poesia entra la comicità, l'ironia, la precisione.    Ci sento lo zampino della matrigna.    E quindi la diffidenza verso il sentimento. O meglio: verso la menzogna del sentimento.
  Esiste una purezza della poesia alla quale sono fedele: L’esclusione del cuore.
Non mento mai.
Il meccanismo della scrittura può ingannare il lettore ma non la sostanza che abita la poesia .

antonio gnoli - larepubblica - 2014

IL TEMPO DELLA POESIA

Zeichen si aggira da decenni negli oggetti della società moderna

e della vita quotidiana

ma solo ora sembra aver individuato con particolare intelligenza poetica

la superficializzazione postmoderna del tempo.

adrart.it - 2014

 



forse il suo vero nome e  Giuseppe Mario Moses   ?  

Valentino Zeichen sometimes wrongly spelled Zaichen ...

Zeichen's origins are somewhat obscure, and his year of birth is dubious. In German language the word Zeichen means "sign", and has been suggested that his true name would be Giuseppe Mario Moses, an almost certainly Jewish surname. Zeichen, however, negated this theory.
1938 fiume CROAZIA    -   roma july 5, 2016  - the son of an Italian-speaking Dalmatian gardener, Zeichen moved with all his family to Parma as a refugee, since his native land was annexed by Yugoslavia after the end of World War II. In 1950 they moved to Rome, where Zeichen currently still lives in a self-made house next to Via Flaminia.
He began to write poems at the age of 18, influenced by surrealist authors like Breton and Prévert. His first work was published in 1969 on the literary review Nuova Corrente. Zeichen's first novel, Tana per tutti, was released in 1983.
Zeichen's poetry has been praised for his quick catch on the reader, and the subtle sense of humour underlining it. He is considered among the finests poets today in Europe. A literary award entitled to him

the Premio Zeichen is held every December in Rome: Zeichen himself is the only member of the jury.

answers.com
http://en.wikipedia.org

INTERVISTA
La mia famiglia è dell'Istria. Siamo adriatici dalmati. Mio padre era giardiniere ad Abbazia, vicino a Fiume. Siamo andati via dopo la guerra, perdendo tutto. Prima a Parma, dove eravamo trattati con ostilità perché stranieri, poi qui, a Roma, nel 1950. Mio padre ha trovato una vecchia stalla a Villa Borghese e l'ha riadattata. Mia madre era già morta da tempo e mio padre si è risposato. Faceva fatica a starmi dietro. Ero inquieto, instabile, scappavo sempre. Sono stato tre anni a Firenze in una casa di rieducazione. Lì ho studiato un po', chimica, ma soprattutto leggevo. La biblioteca del reclusorio aveva tanti libri. Li divoravo  ...      C'è un crollo nella mia vita. La morte di mia madre, quando avevo cinque anni, poi la cacciata da Fiume, dopo la guerra; eravamo dei profughi. La vita che ho fatto, questa casa... Non so bene cosa sia questo crollo. Un fallimento personale? Forse ...

Non ho soldi, non ho una pensione, scrivo poesie su commissione.    Certo, sono leggero perché sono veloce, so sintetizzare. Volevo rimanere giovane, ma alla fine c'è la resa dei conti. Eppure sono sempre un vecchio ragazzo
marco belpoliti . lastampa.it - 2010

 

 

Gli dèi a volte dettano quando l'uomo è ubriaco
quando l'uomo non è ubriaco - che sarebbe il poeta - non dettano

ed allora niente poesia ma solo vino che scorre inutilmente.
Attraverso il gargarozzo del poeta

a volte gli dei spirano e allora nasce la poesia.
Ma gli dei sono svogliati imprevedibili capricciosi

e quindi non dettano e a volte dettano

e magari il poeta non c'è perché è ubriaco.
Io credo che tutta la poesia classica  greco-romana 

sia opera del vino.

facebook/zeichen - 2013

https://vimeo.com/63796825

 

 

VZ IN GIRO PER LA CITTA'

https://youtu.be/jDxuYydkjW0

 

 

 

Ai gradi militari ho preferito quelli alcolici

 

 

 

poesia veloce come internet

la poesia ha ancora una funzione nella nostra epoca?
Sempre di più. L’incedere del futuro aumenta il passato e diminuisce il tempo disponibile. In una vita non riusciamo a leggere milioni di libri, dobbiamo operare una selezione estrema. La poesia, al contrario del pazzo e del saggio, si adatta ai ritmi del computer e di Internet. Che non uso, ma seguo con attenzione.
marco ferrazzoli - almanacco.rm.cnr.it

 

«C’è una meteorologia delle passioni che variano con il tempo, gli anni, i luoghi»
«Quella meravigliosa perturbazione rotante che questa settimana ha turbato tutta l’Italia con improvvisi piovaschi, rasserenamenti, oscurità impreviste ha dato nel cielo un’idea di quello che può accadere nell’animo dei poeti». Dunque ci possono essere anche momenti di sereno, cioè di latitanza delle passioni.

aetnanet.org

 


 

Premio di poesia

VALENTINO ZEICHEN

Zeichen è giudice unico della giuria

PREMIO  ANNUALE - ROMA

dal 2006

 

 

Viviamo in tempo di ideologie

c’è estremo bisogno di cose Alte, c’è bisogno del senso religioso e spiritualità, di approccio mistico.
Dobbiamo ripristinare il rapporto con l’Assoluto, tornando all’Invisibile.
Dobbiamo rimettere nell’economica il rapporto con l’Invisibile.

informazione.it

 

 

 

 

Nizza
Sulla Promenade des Anglais a Nizza
una ragazza dal profilo tonchinese

siede davanti al mare
e compila un cruciverba sul giornale
lo orienta con sapienti aggiustamenti
affinché la tavola enigmistica collimi a distanza
con l’intersezione di longitudine e latitudine.


Vedendola inattiva mi avvicino per suggerirle
qualche parola, seguo per qualche istante
la posa delle lettere fiero dell’apporto
quando mi investe una salva di insulti
che sollevano colonne d’acqua
l’abbandono

e corro al riparo presumendo
che si tratti di battaglia navale.

ricreazione - 1979


Italia
Italia soprattutto

Gira, gira la ruota della storia
irraggiata dalle nazioni
e noi raggio di gloria
fissato al mozzo del sole.

Italia, Italia soprattutto
nel nucleo del tuo nome
fondiamo i nostri cuori
e diveniamo tuoi servitori.

Italia, cara Italia
non con retoriche armi
ma con belle arti
il mondo dobbiamo conquistar.

In piedi, in piedi fratelli
sfilano gli avi ingegni
e noi vogliamo esser loro degni
per poterli rimpiazzar.

casa di rieducazione - 2011
IL NOME RIMOSSO
Ho volutamente confuso le tue iniziali
nell’impasto di molti nomi
ma il lievito della memoria
le evidenzia in una sigla
che ancora mi abbaglia.

Dell’infanzia sopravvive uno scenario di guerra
in un suo rifugio ho sotterrato
il mio amore per te
temendo che venisse distrutto
ma stento a riconoscerne il mascheramento.

Quando altri ti nominano in mia presenza
mostro un’indifferenza minerale
e mi fingo altrove
simile a un vaso dalla crepa girata
verso il vuoto oltre la finestra.

Al poligono d’addestramento
non miro più alla sagoma romantica
che di spalle mi ti ricorda.
Non mi è concesso di rivelare a chi appartengo
pur avendo sempre il tuo nome
sulla punta della lingua
come un colpo in canna
puntato all’altezza del cuore e
non comprendo perché mi manchi sempre
nonostante il ripetuto segnale di:  Fuoco !
pagine di gloria - 1983
le poesie più belle -  2017


 

 

CHIROMANZIA
Del destino che ha fame di bandito
la traiettoria del sospetto
fa l’indiziato
che ordisce agguati sulle linee
di comunicazione della mano .
Per dove scorre ogni cognome del desiderio
viene meno la sicurezza
e nessuna compagnia intende assumersi
il rischio assicurativo .
Navighiamo attesi da pericoli esibizionistici
contando che qualche canale
unisca le grandi vie sciagurate
per riparare nel male minore .
ricreazione

 

 

Epidemia
Da oltre una settimana
sono in totale balia
di una ignota epidemia
d'influenza culturale
ma per niente locale
virus internazionale .
Appena svegli da insonnia
rincorro il mercurio che sale
dentro al micro ascensore
del termometro, trovo la febbre
ferma al trentanovesimo piano .

le poesie più belle 2017

 

 

 

 

 

 

 

.

A mia figlia Marta

Avrei potuto regalarle
dei precetti morali o
dedicarle una poesia
niente di tutto questo.
Essendo nell’età della tecnica
e ho regalato una bussola
affinché non perda, e semmai
ritrovi l’orientamento.

VZ - poesia.blog.rainews.it

.
Il tempo è come un gatto selvatico
che attraversa il giardino
e poi fa anche capolino
ma non lascia mai trapelare
quale numero civico sia recapito
del suo nascondino.
Sono transitati secoli
dentro i miei anni e
(io) non vi ho fatto caso .
Mi specchio, il viso è vecchio
sebbene la pelle assorba
la crema di bellezza
come il deserto l’acqua .
poesie 1963-2014

.

 

 

 

 

 

 

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links

http://it.wikipedia.org/wiki/Valentino_Zeichen

www.mondadoristore.it/libri/Valentino-Zeichen

www.treccani.it/enciclopedia/valentino-zeichen

www.girodivite.it/antenati/xx3sec/_zeichen.htm

www.girodivite.it/antenati/xx3sec/zeichen/lapoesia.htm

http://poesia.blog.rainews.it

 

 

 

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