POESIAPOESIAPOESIAPOESIAPOESIA

 

Or  iG i  N i     PAROLA & POESIA  

PAGINA   1  -  2   -  3   -  4

 

 

 

TANTA POESIA

http://poesia.blog.rainews.it

www.fondazionebonotto.org/it     FLUXUS   VISIVA   CONCRETA   SONORA

POESIA SULLA PERGAMENA RAVENNATE -  FINE XII  INIZIO  XIII SECOLO  -  www.treccani.it

 

 

 

POESIA VERBO-VISIVa-performativa
Neo-dadaismo, arte verbo-visiva. La poesia si materializza per lasciarsi non solo vedere e sentire, ma anche annusare, toccare, gustare.
exibart.com

artisti: Mariano Bàino - Tomaso Binga e Marco Palladini
Bianca Pucciarelli in Menna, in arte Tomaso Binga vive e lavora a Roma. In arte ha assunto un nome maschile per contestare con ironia e spiazzamento i privilegi del mondo degli uomini. Si occupa dal ’70 di “Scrittura Verbo-Visiva” ed è tra le figure di punta della poesia Fonetico-Sonora-Performativa dei nostri tempi.
bauprogetto.it    ecodisalerno.com

SCRITTURA VIRTUALE
importante infatti liberarci del luogo comune che l’uso esclusivo della parola includa la visualità e che l’inserimento nell’elaborato poetico di elementi grafici comporti sempre una scrittura visuale
vincenzoaccame.com

 

POESIA VISIVA E SONORA - SCRITTURA VIRTUALE   -    Viktor Sklovskij - Vladimir Tatlin
la parola in arte è fattura, possiede una sonorità
La fattura è il principale segno distintivo di quel particolare mondo di cose appositamente costruite, il cui insieme siamo abituati a chiamare arte              

documenti.ve.it/spazio/spazioskansi.htm

Henri Chopin, uno dei padri della poesia sonora    morto a Londra a 86 anni.    Il poeta francese e' stato uno degli autori piu' radicali della poesia europea del Novecento: il poeta del suono e del corpo, il poeta che andava contro la scrittura, il poeta che scavava nel corpo e nella tecnologia, che scopri' che c'era un mondo intero da scoprire e un nuovo modo di scrivere per spiegarlo.

interfree.it

.

Carla Bertola. E’ poeta verbo-visuale e sonoro  Dagli anni sessanta collabora con riviste, e organizza come operatrice culturale rassegne e mostre artistiche internazionali. Nel 1978 fonda, insieme ad Alberto Vitacchio, “Offerta speciale”, rivista di poesia di ricerca verbale e visuale.
arte.go.it

.

Anna Boschi verbo-visiva

La sua ricerca è incentrata principalmente sul rapporto parola-immagine. Espone dal 1974 e dal 1982 si dedica esclusivamente a questa attività. A tutt’oggi ha al suo attivo personali e  mostre di gruppo in Italia e all’estero.
Anna Boschi traccia segni geometrici in aree aperte quasi ad indicare spazi infiniti in cui le tracce geografiche si perdono e si incontrano sulle grandi tele delimitate agli angoli da molteplici immagini collage che ne determinano gli equilibri spaziali.

leggilanotizia.it
http://it.wikipedia.org/wiki/Anna_Boschi

.

VALERIO DEHO'
Tutto il Novecento è inscritto nel rapporto tra la parola e l’immagine, da Mallarmé e del suo “Coup de des” in avanti. Passando per il Futurismo, la Poesia concreta, Visiva, Cy Twombly fino ad oggi. Questa è l’eredità che portiamo ed è stata una rivoluzione silenziosa perché puntava a far prendere coscienza il pubblico di come cambiava la comunicazione. Si trattava di affinare le armi contro la pubblicità e l’uso servile al potere dei linguaggi.
fano - mostra BELLE PAROLE - Poesia visiva e altre storie tra arte e letteratura
d. carelli - infooggi.it

 


NUOVE FORME DELLA POESIA
Si chiama Prix Littéraire Bernard Heidsieck – Centre Pompidou e si avvale del sostegno della Fondazione Bonotto, da sempre impegnata nella diffusione delle poetiche di Fluxus e della Poesia
Concreta, Visiva e Sonora, attraverso iniziative espositive ed editoriali, l’istituzione di borse di studio e centri di ricerca universitari. “La collaborazione è nata in modo naturale tra due istituzioni che da tempo nutrono un interesse comune per la letteratura “hors-livre”, e in particolare per la poesia sperimentale (Concreta, Visiva, Sonora)”, spiega ad Artribune Patrizio Peterlini, Direttore della Fondazione Bonotto. “Il Centre Pompidou, a partire dalla seconda metà degli anni Settanta, fu promotore di un festival dedicato alle nuove forme della poesia. Si chiamava ‘Polyphinix’. Negli stessi anni Luigi Bonotto, introdotto da Dick Higgins e Emmett Williams, iniziava a frequentare gli autori della poesia sperimentale. La collezione nata da queste frequentazioni è ora una delle più importanti in Europa e, grazie alla grande opera di divulgazione messa in atto tramite il sito della Fondazione, un punto di riferimento per ricercatori e curatori”.
centrepompidou.fr   -   fondazionebonotto.org/it
claudia giraud - artribune.com

 

 

 


Poesia Visiva e Cryptic Web - Codici minati

di Francesco Vaccarone e Gong Chen - poco più che ventenni - trasformazione e rinnovamento della vita e dei linguaggi
uno italiano ed uno cinese, due formazioni artisticamente e culturalmente diverse, due generazioni tra loro lontane.
Di
Vaccarone le poesie visive ed i collages - le opere che esponeva nel 1965 con Bonito Oliva, Balestrini, Bueno, Isgrò, Jri Kolar, Miccini e Pignotti ed altri - memorabile convegno aperto da Umberto Eco nel 1966.
diversa temperatura storica e culturale di Gong Chen - superamento delle categorie percettive e di pensiero determinate dall'innovazione continua della tecnica e dell'informazione che soffoca questo nostro mondo ed i suoi archetipi junghianamente intesi per lasciare spazio alle censure politiche praticate tecnologicamente dal suo stesso paese di origine su personaggi ed eventi sensibili a cui il giovane artista rende omaggio con il suo lavoro "I nomi che non esistono".

comune.portovenere.sp.it

 

POESIA VISIVA
La linea di ricerca della poesia visiva, sviluppatasi nell’atmosfera di avanguardia e sperimentalismo degli anni Sessanta e Settanta, tende a gettare un ponte tra scrittura e pittura. La poesia si presenta come quadro, e si affida quindi a un sistema di produzione e consumo affine a quello delle arti figurative (mostre, esposizioni, ecc) .
cirps.it  -    artlini.net  

maestri della Poesia Visiva internazionale Sarenco e Julien Blaine

Il movimento della Poesia Visiva, nato negli anni '60 con la finalita' di creare una relazione tra comunicazione verbale o scritta e immagini, si sviluppa anche nel decennio successivo a livello nazionale e internazionale.

adnkronos

.

Lamberto Pignotti 

è stato, insieme ad altri importanti intellettuali ed artisti, tra i fondatori del Gruppo ‘70 ed è considerato uno dei padri, insieme ad Eugenio Miccini    -   Firenze 1925-2007    -  della poesia visiva italiana   forma espressiva nata nei primi anni ‘60 che assunse quale principale oggetto d’osservazione la comunicazione di massa.

.

MARTINO OBERTO

L'artista Martino Oberto maestro della ''poesia visiva'' Fin dagli anni Cinquanta ha elaborato un linguaggio e una forma di scrittura nuovi. Nel 1953 il pittore e poeta espose a Milano con Bruno Munari e Gillo Dorfles, entrando in contatto con il gruppo Mac, Movimento Arte Concreta. MUORE A 86 ANNI NEL 2011.

adnkronos

.

luciano ori fondatore  CON MICCINI E PIGNOTTI del movimento della poesia visiva E morto a 80 anni  IN aprile 2007

artsblog.it

altri esponenti della poesia visiva lia drei ed antonino russo

.

Le prime forme di Poesia Visiva sono quelle prodotte da Eugenio Miccini e Lamberto Pignotti ed esposte nel 1963 alla Galleria Quadrante di Firenze ...
gli artisti che vi si dedicano tornano ad un serrato confronto con la società che li circonda e con le immagini che essa produce, specie con quelle provenienti dal mondo, sempre più condizionante, delle comunicazioni di massa.
Pignotti
negli anni Novanta spiegava che " fino ad oggi non è stata data la giusta importanza ad aspetti fondamentali in questo campo, come le tavole parolibere futuriste, i fotomontaggi dadaisti, la poesia visiva, tutti messaggi composti che prevedono la lettura e l'impiego simultaneo di due codici diversi, di parole e di immagini "
clubart.it   -   galleriamarcantoni.it

.

PIGNOTTI

Qualcuno ha definito i miei «francobolli» come «minuscografia»; diventano poesia visiva. In ogni caso, seguo anche altri ambiti, come i santini, i calendarietti dei parrucchieri, le fotografie, i rebus.

vaccari.it

.
Cristina Ruffoni

crea delle “immagini da leggere”. Attraverso testi di sua invenzione, dà forma e colore alle parole, affinché pittura e scrittura si scambino i ruoli e diventino un’unica cosa. Sulla tela segno e significato possono prendere l’uno il posto dell’altro, creando un’immagine che è visiva e mentale allo stesso tempo.
«Non ho mai voluto scrivere e dipingere separatamente, in maniera tradizionale» racconta l’artista «ma ho tentato di raccontare delle storie...il sogno inconscio e il desiderio inespresso di ogni artista è di inventarsi un film: musica, azione, parole, colore, l'opera totale»

exibart.it

.

Chiari Giuseppe   1926-2007
Artista che ha fortemente influenzato la Poesia Visiva, la Musica Post-Fluxus e i linguaggi dissipativi delle giovani generazioni del Post-Concettuale italiano. Per Chiari Musica e Arte si esprimono in modo “totale”, perché totale è la visione che l'artista ha del mondo. Trasgredendo ogni pretesa fedeltà ai materiali ed alle tecniche, si sfugge all'immediato riconoscimento del mercato ed alla sua strumentalizzazione: in questo modo l'Arte cessa di essere “produzione di oggetti ” e diventa “produzione di esperienza ”...
Con le sue operazioni visive e musicali, attraverso il gesto, il suono, la fotocopia, il foglio, la carta, la stampa tipografica (materiali di facile diffusione per aggredire il sistema dell’arte, della comunicazione, delle istituzioni, tipica di Fluxus) e con “strumenti innovativi ” abbatte le tecniche della Pittura, della Musica, della Poesia...

dopstart - italia-news.it

.

DisegnoInverso
Di segno in verso: Lamberto Pignotti Teorico e tra i fondatori della "Poesia Visiva", Lamberto Pignotti indaga su quella particolare forma d'arte che ha permesso ad immagine e parola di incontrarsi nello spazio di una comunicazione sinestetica e dialogica, rinnovando gli orizzonti della ricerca verbo-visiva. Le scritte di Pignotti sono favole di parole che creano immagini. Capovolgendo il collaudato rapporto, l'artista propone il verso come immagine e la foto come didascalia che illustra ciò che già ciascuno ha potuto immaginare. Si va così "di verso in segno" o, se si vuole, "da parola a immagine".
altri artisti  
Antonio Freiles - Marco Gastini - Lucia Sapienza

arte.go.it

.

Isgrò Emilio - 1937 
Poeta visivo, pittore e scrittore, con le sue “Cancellature” e “Installazioni liriche” indaga sulla contiguità tra segno linguistico e segno iconico, giocando sul contrappunto tra significato e significante sottolineando il valore assoluto della parola, insostituibile baluardo contro l'appiattimento globale di una “cultura” tutta mediatica: una difesa della civiltà verbale contrapposta alla civiltà dell'immagine.

italia-news.it

.

Günter Brus - 1938
Le sue caratteristiche poesie visive, in cui riesce a fondere e unificare le due discipline della pittura e della letteratura, traboccanti di ironia verbale e rimandi iconografici alla storia dell'arte; gli acquerelli, ma anche i singoli disegni, non collocabili in serie precise e, soprattutto, esemplari delle sue incisioni all'acquaforte, fra cui una stampa di quasi due metri di dimensioni.
Come nel resto della sua opera, nei disegni e nelle incisioni Brus ricerca una conoscenza esistenziale, una 'ripulitura' dell'io in preparazione a esperienze mentali estreme.
Qui, come nella sua body art, Brus si rivela radicale, aggressivo, sovversivo e, spesso, fantasiosame
nte grottesco.

exibart

.

SALVATORE LUPERTO

Parola + immagine = poesia visiva
. All’interno della Poesia Visiva insistono varie e articolate espressioni; tra le più note, oltre quelle già definite (Poesia Concreta, Poesia Visiva, Nuova Scrittura), vi sono la Poesia Fonetica e Sonora, la Poesia Gestuale e la Scrittura sul Corpo, ed altre ancora diversamente aggettivate
...
antonio lupo - iltaccoditalia.info -2018

.

POESIA E/O POESIA

Eugenio Miccini -  Situazione della Poesia Visiva italiana - 1972
“La poesia visiva nasce, nonostante tutte le diverse e molteplici relazioni con analoghi fenomeni precedenti…, in Italia negli anni 1962/63. Alcuni personaggi si trovarono – tra Firenze, Roma e Napoli – ad operare a distanza sopra le stesse esperienze che poi con diverse motivazioni ideologiche, metodologiche ed estetiche furono raccolte e diffuse dal Gruppo ’70 di Firenze. Vero è che nel suo ormai lungo corso le varie puntualizzazioni poetiche hanno preso caratteri e sfumature diversi e perfino antagonisti. Era ed è il segno di quella partecipazione ad un ‘movimento’ che, ad opera delle singole personalità, doveva ulteriormente precisarsi in ordine a determinate opzioni tecniche, stilistiche, ideologiche…”
….“L’arte, è stato detto giustamente più volte, non è un hortus conclusus ma un processo, tanto più oggi che questo suo “divenire” ha preso una costante accelerazione, con l’inevitabile, progressiva entropia negativa che caratterizza gli aspetti transeunti di ogni “progresso”. La poesia visiva, infrangendo il privilegio accordato all’uso verbale della parola o alla parola tout court, si pone all’esterno della letteratura in quanto non le è complementare, non ne attinge direttamente i modelli, non ne rispetta i “generi” e si postula addirittura come alternativa…”

davide aronani - scrittinediti.it    

 

POESIA VISIVA
La poesia visiva si propone con ostinata evidenza la problematica delle teorie della comunicazione e dell'informazione.[...] La poesia visiva è guerriglia: e, in quanto tale, si serve non solo della parola e dell'immagine ma anche della luce, del gesto, insomma di tutti gli stumenti “visibili” del comunicare e deve necessariamente tendere a trasformare i propri mezzi […] in quelli delle comunicazioni di massa fino ad impadronirsene per trasformare “con” essi la società stessa.
Eugenio Miccini
Nei primissimi anni Sessanta numerosi artisti si interessano contemporaneamente alle potenzialità espressive della parola, accompagnata dall'immagine, dando vita a quel movimento artistico che verrà poi denominato Poesia visiva. A Firenze, nel 1963, dall'incontro tra Eugenio Miccini e Lamberto Pignotti, nasce il Gruppo 70, al quale successivamente prenderanno parte anche Lucia Marcucci, Ketty La Rocca, Luciano Ori, seguiti da Giuseppe Chiari, Emilio Isgrò, Michele Perfetti e Sarenco. I poeti visivi si rendono conto che sia la letteratura sia l'arte stavano utilizzando un linguaggio eccessivamente lontano da quello comune e decidono così per colmare questa distanza, di creare un moderno volgare, il cui lessico proviene dall'ambito della comunicazione di massa, cioè dai quotidiani, dai rotocalchi, dalla pubblicità e dai fumetti. Il fine è duplice: raggiungere un pubblico sempre più vasto, grazie all'alto grado di decifrabilità e allo stesso tempo esorcizzare il potere dei mass-media. La tecnica che risulta più congeniale per raggiungere questo risultato è il collage che permette, tramite il riutilizzo di testi e immagini provenienti dal mondo dell'informazione, un impatto immediato e forte.

exibart - fondazioneberardelli.org

 

VISUAL POETRY - https://visual-poetry.tumblr.com  
alcuni tra i poeti visivi internazionali

Arias Misson - Blaine - Bory - De Vree - Kolar - Novak - Clavin - Garnier - Brossa - Padin - Pignatari - De Campos - Takahashi - Motojuki - Furnival - Williams - Bandi Zhao - Desheng - Maurizio Cattelan - Jannis Kounellis .
vittorio aggio - mi-lorenteggio.com

 

 

https://youtu.be/eY_dnOSSnbA

 

 

PAROLE AL VENTO
POEMA VISIVO di giovanni bonanno

dedicato a marcello diotallevi  MAIL ART ARTIST

 


A
Fano,
a un passo
dal mare
aquiloni stretti
ad un filo e appesi
per la coda volano leggiadri
sospinti da arie fugaci.
lettere e caratteri tipografici
si formano e si trasformano in
anagrammi gentili che solo pochi sanno carpire.
Parole di fiabe solitarie destinate al vento si rincorrono e si
arrampicano orgogliosi per la collina per poi lasciarsi
andare all'ombra del buio di una notte stellata
Sospinti dall'ebbrezza del mare, formano strane scie
di seta vellutata dai colori intensi e delicati.
Sotto il portico di Citera, l'ora dell'oblio segna
il passo con Giove che raccoglie le ceneri
di un amplesso regalando all'amata Danae
sospiri, pagliuzze d'oro e dolci lettere cortesi.
Tra un bacio rubato e una parola galante
lettere al mittente
dal destino ingrato
francobolli
e Cervi
volanti
nati
per caso
vagano
curiosi
in
c
e
r
C
a
d

i

t

e

 

La Mail art è uno dei più longevi movimenti artistici della storia, una rete ormai assai complessa e sempre più imprevedibile, composta da milioni di artisti del Network che si scambiano messaggi creativi in forma di lettere, buste, cartoline postali, collage, poesia visiva, libri d’artista e persino oggetti tridimensionali. È un'arte che non viene creata per essere collocata in un museo o per essere mercificata, ma è arte spontanea che viene scambiata gratuitamente senza fini di lucro. L’arte Mail è nata negli anni ’50 grazie all’opera di Ray Johnson, ed evoluta da precedenti correnti artistiche, come il Futurismo, il Dadaismo, il Surrealismo e il gruppo Fluxus nel quale furono attivi personaggi come: John Cage, George Maciunas e Joseph Beuys.


L'arte postale in Italia
Tra gli autori italiani di oggi è giusto ricordare: Ruggero Maggi, con l’Archivio Amazon creato nel 1975 a Milano, Giovanni Bonanno curatore dal 1989, dell'Archivio Ophen-Documentazione Arte Contemporanea e Mail Art di Mozzate (ora a Salerno), Claudio Grandinetti (direttore dell'Archivio Internazionale Mail Art), Claudio Romeo con DodoDada, Vittore Baroni (curatore della rivista in lingua inglese "Arte Postale!" ed autore di libri dedicati all'arte postale), l'Archivio di Arte e Letteratura "Luigi Pirandello" di Sacile con il bollettino "Mail Art Service", Piermario Ciani, morto nel 2006, Vittorio Baccelli, Anna Boschi, Francesco Mandrino, Bruno Capatti, Linda Pelati, Claudio Jaccarino, Piero Simoni (poesia postale), Daniele Ciullini, Fabio Sassi, Serse Luigetti, Demos Ronchi, Guglielmo Achille Cavellini, Giovanni e Renata Strada, Franco Santini e Raimondo Del Prete (I Santini Del Prete), Bruno Chiarlone (Work Area), Alessandro Corsi e Luca Brunori, Franco Nonnis, TommasoTozzi.

www.ophenvirtualart.it/mail_art.php

 

POESIA DIGITALE
La poesia digitale (a volte chiamata anche e-poetry) e' una definizione che contiene due ambiti fino a pochi anni fa decisamente separati: la poesia e il mondo digitale legato, in qualche modo, al computer. Provo a definire meglio l'oggetto che andremo ad esplorare.
 

 

POESIA DINAMICA
La poesia dinamica e' figlia diretta, piu' o meno coscientemente, della poesia concreta ma aggiunge l'aspetto dinamico che il mezzo cartaceo non poteva avere.
 

 

POESIA 3D - POESIA CONCRETA E DISSOCIAZIONI
Per poesia 3D intendo la commistione di parole poetiche con spazi virtuali tridimensionali: una sorta di poesia concreta tridimensionale, una sorta di land art verbale. Il lettore puo' esplorare, come in un gioco, spazi architettonici o onirici e, in questo modo, assorbire parole, immagini e suoni.
robertogilli.it

La poesia DADA che componeva i messaggi di dissociazione/associazione ha come slogan    Sono Libero di farlo

Maurizio Baldrini 
museocoevo.it

 

 

 

 

CALLIGRAMMA  O POESIA CARME FIGURATO

Il calligramma o carme figurato è un tipo di componimento poetico fatto per essere guardato e contemplato oltre che per essere letto  - poesia visuale .   

Nei calligrammi, il poeta disegna un oggetto relazionato al tema principale della poesia. Per esempio, se nella poesia si parla di un GATTO, le lettere del testo vengono scritte e disposte in modo da formare l'immagine di un GATTO - A volte però il disegno che scaturisce dalle poesie visuali scritte non ha nessuna relazione con il tema dell'opera.
http://it.wikipedia.org/wiki/Calligramma

www.focus.it/cultura/arte/le-parole-diventano-immagini-i-calligrammi-di-ji-lee - calligrami di Ji Lee

 https://youtu.be/YJ0x1YOuMwQ   -   g. apollinaire

  

 

 

 

 

 

 

Opera prima - Arturo Lini - arturolini.it
Opera Prima è stato pubblicato nel 1983. Raccoglie testi poetici scritti in gran parte nella seconda metà degli anni settanta: anni caratterizzati da una profonda ricerca formale e stilistica volta a superare modi e caratterizzazioni proprie della poesia italiana del primo novecento e ugualmente di raccordare la voce poetica narrante non solo a un io solipsìstico portatore di una esistenziale condizione estranea agli umani accadimenti, ma anche di rappresentarne aspetti sentimenti e momenti segnati dall'essere quello parte di una società che ne condizionava, più delle celesti rotte, vita e destino.
Ricerca che aveva avuto riferimenti nelle formulazioni linguistiche della Scuola di Praga, quindi De Saussure, poi il gruppo francese di Tel Quel, e quindi in Italia il Verri, i Novissimi, il Gruppo 63, e d'altro lato Pavese, Pasolini, fino alle pagine di Zanzotto, Majorino; per non citare le parallele formulazioni di poesia visiva, concreta e visuale, che sul terreno del rapporto tra parola e immagine, tra parola e segno, cercavano di dare voce e spazio a quei fermenti e intenti prima accennati.
Opera Prima nasce in questo contesto, o almeno nella sua scia, facendo propri quei propositi, anche se le sue pagine scorrono negli argini di un linguaggio che sempre e principalmente rimane strumento di comunicazione.

amazon - mrebookartlini.net   / poesia - pittura - poesia virtuale ed altre storie 

 

 

 

 

 

La poesia e la malattia nella recente poesia italiana contemporanea

Un’antologia e una riflessione

La malattia fa parte della normalità umana, ognuno di noi si ammala nel corso della sua vita, la condizione può essere momentanea o irreversibile ma certamente è questione quotidiana su cui chiaramente anche la poesia deve cimentarsi. In questo senso la poesia italiana non si sottrae decisamente all’argomento: gli ultimi decenni sono ricchi di esempi che andremo ad analizzare, anche se credo sia doveroso partire da chi non ci sarà all’interno di questo lavoro e mi riferisco forse all’autrice più “attesa”, ovvero Alda Merini. Il “fenomeno” Merini va infatti effettivamente al di là della poesia stessa proposta che in una forma di morbosa attenzione ha finito per giustificare l’immagine nel grande pubblico di poeta quale figura problematica e cagionevole, affetta da patologie di natura psicologica che sicuramente non mancano agli scrittori ma che in qualche modo esulano dalla loro stessa poesia, non ne sono per lo meno condizione primaria ed essenziale.
mosaici.org.uk

 

 

C'ERA UNA VOLTA LA POESIA

Ma oggi esiste ancora la Poesia ?      Sono molti coloro che si pongono questa domanda: su Internet c’è una lunga serie di risposte.    

C’è chi dice di sì e chi dice di no.      Certo la Poesia esiste, ma mancano i poeti, quelli veri, e l’ispirazione viene non dall’alto ma dal basso, da vicende e sentimenti personali, e dunque rarissime se non praticamente inesistenti sono le vere poesie.     C’è chi definisce “ avvilenti ” le  “ poesiucole che si leggiucchiano qua e là ”, chi sostiene che le poesie di oggi si scrivono   “ con la scusa di dover esprimere ‘liberamente’ la sensibilità personale del poeta, ma sono senza metrica, senza ritmica, senza musicalità, banali, scontate, ovvie, fatte di frasi fatte, abusate, d'amore, smielose e sdolcinate, incapaci di suscitare un autentico sentimento o brivido: sembrano una frase dopo l'altra scritta col telegrafo e non dei versi poetici veramente artistici.       Che poesia oggi è fare un insieme raccapricciante di immagini sconclusionate tra di loro, parole dal significato narrativo oscuro, assemblare i cosiddetti  ‘versi’  a piacimento, a mo’ di mattoncini lego ? ”.

mario scaffidi abbate - http://opinione.it/cultura/2019

***

 

 

 

piantare l'albero della poesia - rive del balaton - ungheria
1926  -  Rabindranath Tagore  -  quercia
1961  -  Salvatore Quasimodo  -  tiglio

2013  -  Dante Marianacci   -   quercia

HANNO ADERITO  NEL TEMPO  SCRITTORI internazionali - scienziati - filosofi   E  astronauti  

.

Rabindranath Tagore nel 1926 e  Salvatore Quasimodo  nel 1961 soggiornarono a Balatonfüred per motivi di salute ed entrambi piantarono un albero dopo la  loro guarigione .
. Con cuore felice metto questo albero sulle rive delle onde del Balaton che avrà foglie al di là della mia vita provvisoria  -  Le sue radici entrano profonde nell’eterna e fiera terra magiara tormentata sempre nella storia - Ma ogni fronda dia un saluto a coloro che venendo qui amano la poesia che fa nascere gentilezza e giustizia nell’uomo di ogni nazione .    

salvatore quasimodo - 27 giugno 1961

.

Oggi il tiglio di papà è alto trenta metri ed è un bel messaggio di pace e di poesia, in tempi grigi di inquinamento come i nostri è anche un messaggio di speranza ecologica .
alessandro quasimodo

lorenzo morandotti - corrieredicomo.it - 2020


 

 

 

 

 

NATURALE . . . ARTIFICIALE

Una grandissima parte di quello che noi chiamiamo naturale

 non è    anzi è    piuttosto artificiale
... Lo stile ...  è cosa di inesplicabile difficoltà e fatica

tanto ad apprenderne l’intimo e perfetto artificio

 quanto ad esercitarlo
Giacomo Leopardi

 

 

 

FLUXUS      -       VISIVA

PAGINA   1  -  2   -  3   -  4  tanta poesia dalle origini ad oggi

 

 

 

 

POESIA SENZA FRONTIERE

ORIGINI 

MODERNA

AMERICANA

AFRICANA 

FIAMMINGA_OLANDESE

GRECA_MODERNA

INDIANA

INUIT

HAIKU

SENZA FRONTIERE  &   FEMMINILE
FUTURISMO GRAMMELOT

GRIOT

SLAM_FLUXUS_VISIVA_CONCRETA_&_ALTRO

GRAFFITI STREET ART - DA NOF4 A BANKSY & OLTRE

NOBEL  -  STORIA NEWS EVENTI LETTERARI & ALTRO

 

 

 

home

 

 

PRIVACY