FRANCIS  ... 

FRANK MC COURT

welcome mccourt

 

  

new york 19 agosto 1930 – New York 19 luglio 2009

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Né à Brooklyn en 1930, il part pour l’Irlande avec ses parents en 1934. A dix-neuf ans, il va s’installer à Manhattan. Il suit des cours du soir, exerce divers métiers puis, à partir de 1959, enseigne l’anglais pendant 27 ans dont 17 à la Stuyvesant High School à New York. Il s'est particulièrement intéressé à la littérature jeunesse persuadé qu'il n'existe pas de frontière entre les "livres pour enfants" et "les livres pour adultes". 

Il a mené des cours peu conventionnels mélangeant Shakespeare ou Keats et des chansons, des contes pour enfants ou des dessins animés. Il souhaitait, par ce biais, faire redécouvrir à ses élèves  le plaisir depuis longtemps perdu qu'ils éprouvaient, enfants, pour les mots et les histoires. Après avoir pris sa retraite, il a écrit, monté et  joué avec son frère Malachy un "two-men show" intitulé "A Couple of blaguards" qui évoque leur enfance en Irlande. Il vit aujourd'hui dans le Connecticut avec sa femme Ellen. 

Les Cendres d’Angela a notamment obtenu le prix Pulitzer 1997 et le National Book Critics Circle Awards (le prix de la critique américaine) section autobiographie.  Times Magazine et Newsweek l'ont nommé meilleur livre 1996 (hors fiction) tandis que le Los Angeles Time lui attribuait le titre de meilleur livre de 1996. Il  vient d'être adapté au cinéma par Alan Parker    

ac-nantes.fr

FRANK MCCOURT
Frank McCourt, l'autore del celebratissimo Angela's Ashes, è un irlandese di razza nato a New York nel 1930. A quattro anni la famiglia di McCourt si trasferisce nel paese natale e piomba in uno stato di miseria e povertà avvilente, lontanissimo dalle condizio ni di vita a cui era abituata in America.
Il padre di Frank è un etilista. Sempre senza lavoro, impiega le poche paghe che riesce a raggranellare in pub di infimo ordine. Lascia alla moglie, Angela, la conduzione della famiglia. La donna è costretta a mendicare l'aiuto della chiesa di Limerick (la cittadina in cui i McCourt hanno traslocato) e dello Stato.
Frank e il fratello crescono in condizioni disagiatissime. Il che non sarebbe nulla, se non capitasse che Frank, a causa probabilmente dell'ambiente malsano in cui trascorre la sua esistenza, contrae una virulenta febbre tifoidea, che lo porta vicino alla morte.
Ricoverato in ospedale per un lungo periodo di quarantena, Frank ha la possibilità, per la prima volta nella vita, di mangiare pasti caldi, di avere biancheria e asciugamani lindi, di disporre di libri. La lettura di Shakespeare lo folgora. Uscito dal presidio di quarantena, Frank ha chiaro che la letteratura è per lui più che una passione: è una vocazione.
Nonostante una delle sue dichiarazioni predilette citi che "è sorprendente come io sia potuto sopravvivere alla mia infanzia", McCourt, all'infanzia, sopravvive. In seguito, si trasferisce negli States, dove si laurea e incomincia a insegnare.
Come già detto, la letteratura è per lui una vocazione: però matura lentamente, ed è meglio così. Il primo libro, Angela's Ashes, viene pubblicato quando Frank ha sessantasei anni, nel 1996, e subito si aggiudica il Premio Pulitzer.
Scrittore realista, McCourt riesce ad abbattere il muro della cronaca memorialistica, impegnando una capacità di affabulazione che l'argomento (il mito dell'infanzia e i suoi luoghi assoluti) gli consente di esercitare come pochi scrittori contemporanei riescono a fare.
Angela's Ashes è l'unico libro di FMC tradotto in Italia, col titolo Le ceneri di Angela, ed è edito da Adelphi.

clarence.com   

irlandando.it

 

 

 

 

CHE PAESE L'AMERICA
Dopo averci raccontato, nelle Ceneri di Angela, la sua infanzia "infelice, irlandese e cattolica" come il più atroce e ilare dei mondi possibili, McCourt ci trasporta qui nell'America del secondo dopoguerra. E precisamente in una New York prole
taria, dove fra case di mattoni rossi, pub di emigrati irlandesi e banchine ingombre di merci, con la quinta lontana e irraggiungibile di Manhattan, Frankie si trova a percorrere, passo dopo passo, un faticosissimo apprendistato. Ma prodigiosamente intatto è il suo timbro inconfondibile, e la capacità di trasformare qualsiasi fatto
in una irresistibile storia.  

liberonweb.com

quando parlo in classe so che nessuno ascolta mai quello che dico, la gente sente solo il mio accento, e cete volte mi viene voglia di ficcarmi una mano in gola e di strapparmelo via, radici e tutto.    anche quando tento di parlare con l'accento americano la gente mi guarda perplessa e dice :   sbaglio o c'hai l'accento irlandese ?
che paese, l'america - 2000

 

 

aussi son frère Malachy, devenu lui aussi écrivain

à succès, sont devenus la fierté de la ville de Limerick dont le maire a déclaré qu'il souhaitait leur octroyer la plus haute distinction de la ville ("the Freedom of Limerick")  pour avoir fait connaître leur cité d'une façon incroyable dans le monde de la littérature et à travers le monde. Des touristes du monde entier viennent visiter la ville et des visites guidées de la ville permettent de visiter les lieux où se sont déroulés les faits racontés dans Les Cendres d'Angela même si certains quartiers bidonvilles de l'époque ont été entièrement rénovés. 

Fait unique, les deux frères ont réussi à être en même temps sur  la liste des 10 meilleurs ventes du New York Times : l'un pour les Cendres d'Angela, l'autre pour "A monk swimming." (non encore publié en France à ma connaissance).

Le livre de Malachy Mc Court est aussi une autobiographie dans laquelle l'auteur dresse un portrait peu flatteur et plein d'ironie de lui-même. Il se distingue par son langage familier, voire argotique, et plein d'humour. Il raconte ses errances nocturnes, ses amitiés célèbres, ses beuveries, l'échec de son mariage, le retour de son père et même son travail comme passeur d'or jusqu'à ce qu'il décide de se racheter et de changer de vie.

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LA FAMILLE  DE  FRANK MC COURT

ac-nantes.fr

 

natale in cFrank McCourt, A Conversationasa mccourt

 

Quella che non dovevo perdermi per niente al mondo era la scena seguente

l’albero rovesciato

l’amica di mia madre Violet coricata di schiena sotto il medesimo 

e in un angolo il gatto 

che mordicchiava tenendolo ben stretto fra le zampe il candido angioletto evidentemente carpito dopo un’audace arrampicata.

regalo-idee.it

 

 

MCCOURT

Si può scalare la classifica dei bestseller raccontando un'infanzia infelice che, essendo "un'infanzia infelice irlandese è peggio di un'infanzia infelice qualunque, e un'infanzia infelice irlandese cattolica è peggio ancora." Lo ha fatto Frank McCourt con Le ceneri di Angela. Tra maniera e arguzie McCourt cita anche, nel suo racconto, un grande conterraneo del '700 che al problema dei bimbi poveri e infelici aveva trovato una sua originale soluzione: cucinarli in fricassea e gustarli a tavola come pietanza. Con due vantaggi: Il primo è che i bambini non sarebbero più stati di peso alle famiglie povere. Il secondo che avrebbero sfamato altri affamati. A proporre l' originale soluzione era il grande Jonathan Swift in Una modesta proposta.
McCourt ha il merito di aver diffuso questo prezioso consiglio di lettura in centinaia di migliaia di copie, avendo egli raggiunto i vertici delle classifiche internazionali.
Ma vediamo come McCourt introduce questo suggerimento nel SUO ROMANZo . L'io narrante protagonista, per guadagnare qualcosa, va a fare delle letture in casa di un ex militare, il signor Timoney. E' lo stesso Timoney a chiedere al protagonista di leggergli Una modesta proposta. E poi commenta: "Non trovi anche tu che comunque lo prepari, stufato o arrosto, al forno o lesso, un pupetto di un anno, robusto e ben pasciuto è sempre una squisitezza sana e nutriente? A Macushla piacerebbe da matti un bel bambinello paffuto e irlandese per cena, nevvero vecchia troiaccia?" (Macushla è la cagna di casa.)
Così il protagonista del libro, leggendo Swift, si guadagna sei penny. Ma da grande, quando il protagonista del libro diventerà l'autore del libro, guadagnerà molto di più trasformando in bestseller le sue disgrazie.

finanzaonline.com  ambrogio borsani

 

 

frank mccourt

was born in 1930 in Brooklyn, New York, to Irish immigrant parents, and grew up in the slums of Limerick, Ireland. He writes about his childhood and how his mother  ANGELA  had no money to feed him since her husband rarely worked, and when he did, he drank his wages.

 

 

"Every morning Grandma cooks Bill's dinner and takes it to him at the lime kiln. Mam wonders why he can't take it with him in the morning and Grandma says, Do you expect me to get up at dawn and boil cabbage and pig's toes for his lordship to take in his dinner can?

Mam tells her, in another week school will be over and if you give Frank sixpence a week he'll surely be glad to take Bill Galvin his dinner.

I don't want to go to Grandma's every day. I don't want to take Bill Galvin his dinner all the way down the Dock Road, but Mam says that's sixpence we could use and if I don't do it I'm going nowhere else.

You're staying in the house, she says. You're not playing with your pals.

Grandma warns me to take the dinner can directly and not be meandering, looking this way and that, kicking canisters and ruining the toes of my shoes. This dinner is hot and that's the way Bill Galvin wants it.

There's a lovely smell from the dinner can, boiled bacon and cabbage and two big floury white potatoes. Surely he won't notice if I try half a potato. He won't complain to Grandma because he hardly ever talks outside of a snuffle or two.

It's better if I eat the other half-potato so that he won't be asking why he got a half. I might as well try the bacon and cabbage too and if I eat the other potato he'll surely think she didn't send one at all.

The second potato melts in my mouth and I'll have to try another bit of cabbage, another morsel of bacon. There isn't much left now and he'll be very suspicious so I might as well finish off the rest.

What am I going to do now? Grandma will destroy me, Mam will keep me in for a year. Bill Galvin will bury me in lime. I'll tell him I was attacked by a dog on the Dock Road and he ate the whole dinner and I'm lucky I escaped with being eaten myself.

Oh, is that so? says Bill Galvin. And what's that bit of cabbage hanging on your gansey? Did the dog lick you with his cabbagey gob? Go home and tell your grandmother you ate me whole dinner and I'm falling down with the hunger here in the line kiln.

She'll kill me.

Tell he don't kill you till she sends me some class of a dinner and if you don't go to her now and get me a dinner I'll kill you and throw your body into the lime there and there won't be much left for your mother to moan over.

Grandma says, What are you doin' back with that can? He could bring that back by himself.

He wants more dinner.

What do you mean more dinner? Jesus above, is it a hole he has in his leg?

He's falling down with hunger below in the lime kiln. Is it coddin' me you are? He says send him any class of a dinner. I will not. I sent him his dinner. He didn't get it. He didn't? Why not? I ate it. What? I was hungry and I tasted it and I couldn't stop. Jesus, Mary and holy St. Joseph.

She gives me a clout on the head that brings tears to my eyes. She screams at me like a banshee and jumps around the kitchen and threatens to drag me to the priest, the bishop, the Pope himself if he lived around the corner."

worldbank.org  - angela's ashes

 

 

Angela's Ashes - film 1999
"Worse than the ordinary miserable childhood is the miserable Irish childhood writes Frank McCourt in Angela's Ashes. "Worse yet is the miserable Irish Catholic childhood." Welcome, then, to the pinnacle of the miserable Irish Catholic childhood. Born in Brooklyn in 1930 to recent Irish immigrants Malachy and Angela McCourt, Frank grew up in Limerick after his parents returned to Ireland because of poor prospects in America. It turns out that prospects weren't so great back in the old country either--not with Malachy for a father. A chronically unemployed and nearly unemployable alcoholic, he appears to be the model on which many of our more insulting clichés about drunken Irish manhood are based. Mix in abject poverty, and frequent death and illness, and you have all the makings of a truly difficult early life. Fortunately, in McCourt's able hands it also has all the makings of a compelling memoir.

In this memoir, Frank McCourt looks back with sadness and affection at his first 18 years growing up in New York and Ireland. The book combines stories of hunger, poverty and social deprivation with a celebration of the human spirit, laughter and human kindness.
proudirish.com

Angela's Ashes. A Memory of a Chilhood

Non capita spesso che la passione, condivisa da innumerevoli lettori, per il libro di uno sconosciuto si manifesti con tanta, travolgente, immediatezza. E dire che Frank Mc Court un sessantenne al suo esordio letterario, aveva previsto che Le Ceneri di Angela sarebbe stato definito come per lo più avviene con i libri irlandesi di memorie, "incantevole e lirico" e che avrebbe avuto come unico esito un certo numero di 'brevi e simpatiche recensioni'.
Ma che cosa incontriamo nelle pagine delle Ceneri di Angela? La storia di un'infanzia infelice irlandese, il che è peggio di un'infanzia infelice qualunque, e un'infanzia infelice irlandese e cattolica è peggio ancora.

Siamo negli anni fra le due guerre e le travagliate vicende coinvolgono una famiglia così misera che può guardare dal basso alla povertà, fra un padre perennemente ebbro e vociferante contro il mondo e gli inglesi e i protestanti e una madre che sbrigativamente trascina la sua tribù verso la sopravvivenza. Materiale pregiato per ogni sorta di patetismo. E invece qui avviene uno stupendo rovesciamento. Tutto ci arriva attraverso gli occhi e la voce del protagonista mentre vive le sue avventure. Questo ragazzino indistruttibile, sfrontato, refrattario a ogni sentimentalismo, implacabile osservatore - come solo certi bambini sanno esserlo -, crea con le sue parole, con il suo ritmo, un prodigio di comicità e vitalità contagiose, dove tutte le atrocità, pur senza perdere nulla della loro spesso lugubre asprezza, diventano episodi e apparizioni di un viaggio battuto dal vento verso una terra promessa che sarà, nei sogni infantili di quegli anni come in quelli del Karl Rossmann di Kafka, l'America.

triestelibri.it

Le ceneri di Angela
uno dei ROMANZI più apprezzati dal pubblico negli ultimi anni e da cui è stato tratto anche un successo cinematografico; pubblicato nel 1996 ha avuto il premio Pulizer e il National Critics Arward.
Frank McCourt ci racconta i primi anni della sua vita; lo squallore di un infanzia vissuta in una sconvolgente povertà avvolge completamente il lettore fin dalle prime righe:

Era meglio se i miei restavano a New York dove si erano conosciuti e sposati e dove sono nato io. Invece se ne tornarono in Irlanda che io avevo quattro anni, mio fratello Malachy tre, i gemelli Oliver e Eugene appena uno e mia sorella Margaret era già morta e sepolta. Ripensando alla mia infanzia, mi chiedo come sono riuscito a sopravvivere. Naturalmente è stata un’infanzia infelice, sennò non ci sarebbe gusto. Ma un’infanzia infelice irlandese è peggio di un’infanzia infelice qualunque, e un’infanzia infelice irlandese e cattolica è peggio ancora. Gente che si vanta o si lamenta delle tribolazioni patite nei primi anni di vita se ne trova dappertutto, ma niente regge il confronto con la versione irlandese: la povertà; il padre alcolizzato chiacchierone e buono a nulla; la madre pia e derelitta che geme accanto al fuoco; i preti boriosi; i maestri arroganti; gli inglesi e le cose tremende che ci hanno fatto per ottocento lunghi anni. E poi, tutta quell’umidità.

Già con queste prime parole l'autore riesce a tracciare dentro di noi un segno indelebile e prezioso che, pagina dopo pagina, sarà sempre più profondo.
McCourt nasce a NewYork nel 1930 da genitori irlandesi: il padre, Malachy, alcolizzato e buono a nulla, è, a buon ragione, etichettato dai figli come inetto:  "…uno scapestrato sempre nei guai…da bambino guardavo mio padre…   e mi domandavo perché mai qualcuno volesse buttare il suo denaro per una testa come quella…".
La madre, Angela, nasce a Limerick da una famiglia poverissima, cercherà fortuna in America dove invece conoscerà e sposerà Malanchy: da qui avrà inizio la dolorosa storia di Frank.
Nel 1934 la famiglia McCourt fa ritorno in Irlanda, nella natia città di Limerik; le iniziali difficoltà economiche con il passare dei mesi aumenteranno; ad aggravare le già precarie condizioni di vita c'è l'eterna pioggia che "…risale lentamente il fiume Shannon per stabilirsi a Limerik in eterno…la pioggia ci spingeva in chiesa, il solo rifugio, il solo conforto, il solo posto asciutto che conoscevamo".
Straordinario è il modo in cui l'autore riesce a trasmetterci il penetrante senso di umidità e dei vestiti eternamente umidi.
L'intero ROMANZo è dominato dal tema della povertà e della necessità incessante e disperata di sbarcare il lunario; sconvolgente, per noi, popolo eternamente iper nutrito e coccolato, la quotidiana e assillante ricerca di cibo.
Nella famiglia McCourt arriverà anche la morte, crudele ed eternamente vincitrice; in un quadro già profondamente drammatico il vissuto del lutto avvolge in modo delicato i protagonisti lasciando soltanto un devastante senso di impotenza e di incredulità.
Un testo da leggere e da far leggere ai nostri figli.

laura silvia venturini     zenone.it 
controcopertina.com/2024/come-finisce-le-ceneri-di-angela-finale-e-dove-e-stato-girato-il-film - 2024

primo posto top ten di amazon   -  2013 

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ANGELA E GESU BAMBINO

Mi ha colpito il fatto che nel mondo anglosassone verranno fatte due versioni di questo libro, una per i bambini e una per gli adulti. Coma mai questa scelta?
Negli Stati Uniti hanno voluto fare queste
due versioni forse perché alcuni pensano che io sia soprattutto uno scrittore per adulti. Il mio editore ha deciso di fare anche un'edizione per adulti che è senz'altro più curata, con la carta più bella, di dimensioni maggiori, una vera e propria strenna natalizia.
Anche se non sono proprio certo che siano questi i motivi delle due versioni  
(ride)

festivaletteratura mantova -  anna casanova - wuz.it  
Angela e Gesù bambino
“Da bambini, a Natale mamma ci portava a fare il giro dei presepi di Limerick … puntava il dito sulla Natività dicendo: “Un giorno –avevo la vostra età – quel Gesù Bambino me lo sono portato a casa. Pensavo ce avesse freddo … così l’ho nascosto nel mio letto. Si è scatenato il putiferio: il parroco, il poliziotto”.
“Mi sono stufato di parlare di me stesso. Per ora sto scrivendo UN ROMANZo di “pura fantasia” sugli irlandesi immigrati in Usa”.

booksblog.it

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CENERI DI ANGELA
E’ MOLTO DIFFICILE PER LA GENTE, E SOPRATTUTTO PER I GIOVANI DI OGGI, COMPRENDERE CHE QUANDO NON SI HA NULLA, NIENTE TELEVISIONE, NIENTE RADIO, NIENTE CD, NIENTE DEL GENERE, POCHISSIMI LIBRI, IN QUELLA SITUAZIONE, LA FORMA PRINCIPALE DI INTRATTENIMENTO È LA TUA BOCCA, LE PAROLE, IL LINGUAGGIO ...     COSÌ PARLAVAMO TRA NOI …  E NOI BAMBINI RESTAVAMO LÌ AD ASCOLTARE … ERAVAMO AFFASCINATI DALLA CONVERSAZIONE …
QUANDO SI VIENE CRESCIUTI IN QUEL MODO SI DEVE AVERE UN SENSO DELL’UMORISMO, CI VUOLE DELL’IRONIA PER FARCELA, E UN ATTEGGIAMENTO IRONICO, LA CAPACITÀ DI CAPIRE, DI ESSERE CONSAPEVOLI DEL FATTO DI TROVARSI IN UN LUOGO ORRIBILE, MA CHE NON SI RESTERÀ LÌ PER SEMPRE, E L’IRONIA STA NEL FATTO CHE TU PENSI DI MERITARTI DI PIÙ, E CHE UN GIORNO RIUSCIRAI AD ANDARE VIA.
IRLANDA
LA MIA IRLANDA, L’IRLANDA POVERA, NON C’È PIÙ, E CREDO CHE OGGI IN IRLANDA NON PIOVA NEANCHE PIÙ COSÌ TANTO, NON SAPREI, MA ANCHE SE DOVESSE PIOVERE, OGGI LA GENTE HA VESTITI MIGLIORI, CIBO MIGLIORE, AUTOMOBILI, POSSIBILITÀ DI VIAGGIARE …
AMERICA
A NEW YORK AVEVO 19 ANNI, MI SENTIVO SOLO … NON AVEVO IDEA DI COSA FARE, NON SAPEVO NULLA DELLE DONNE, COSÌ ENTRAVO IN QUEI BAR IRLANDESI …
UNA VOLTA CHIESI A UN RAGAZZO DI SEDICI ANNI, CHE ERA ITALOAMERICANO, ED ERA STANCO DI ESSERE DEFINITO UN ITALOAMERICANO, GLI DISSI: “SE TI SVEGLIASSI NEL CUORE DELLA NOTTE E TI CHIEDESSI COSA SEI?” E LUI RISPOSE: “STANCO”

INSEGNARE

Il mio metodo di insegnamento era semplice, dovevo divertirmi, qualunque cosa si faccia, se non ci si diverte, che senso ha la vita?
ITALIA
IN IRLANDA VEDEVAMO A VOLTE L’ITALIA NEI FILM, E SEMBRAVA CHE IN ITALIA TUTTI CANTASSERO SEMPRE L’OPERA, E BEVESSERO VINO, E IL SOLE SPLENDESSE SEMPRE, QUELLA ERA LA DIFFERENZA TRA L’IRLANDA E L’ITALIA; INOLTRE, IN ITALIA, AVEVANO UNA CUCINA, DEI PIATTI MERAVIGLIOSI, E NOI NON AVEVAMO NIENTE DI TUTTO QUESTO.
luciano minerva rai

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Pasqua è meglio di Natale perché Papà ci porta alla chiesa redentorista dove tutti i preti sono vestiti di bianco e cantano .   Sono felici perché Nostro Signore è in cielo .   Domando a Papà se il bambinello nella mangiatoia è morto e lui mi risponde: No, quando è morto aveva trentatré anni e infatti eccolo lì inchiodato sulla croce .   Io non capisco come abbia fatto a crescere tanto in fretta che già sta lì appeso con un cappello di spine e il sangue che gli cola dalla faccia, dalle mani, dai piedi e da un grosso buco vicino alla pancia .   Papà mi dice che capirò quando sarò grande .   Ormai me lo dice in continuazione e io ho una gran voglia di essere grande come lui così riuscirò a capire tutto .   Vorrei tanto essere come tutti i grandi che stanno lì in chiesa, dritti in piedi o inginocchiati a pregare, e capire tutto .

ceneri di angela

 

. e la signora purcell fa : sai che ti dico, frankie ?
. che cosa, signora purcell ?
. che shakespeare era così bello che sicuramente era irlandese

le ceneri di angela - 1997

 

  https://youtu.be/L9H5PolaUME

https://youtu.be/pjPQBEP3Q8g  - gesu' - dal film le ceneri di angela

 

 

FRANK McCOURT

L'autobiografia è da sempre un territorio minato per la scrittura: troppo spesso può capitare all'autore di incorrere in esagerazioni o farsi trasportare dal filtro della memoria. Non così per lo scrittore per diletto Frank McCourt, classe 1930, un newyorchese di origine irlandese che ad oltre sessant'anni si è messo in gioco con Le ceneri di Angela, la straordinaria autobiografia della sua infanzia ed adolescenza, che si è aggiudicata il premio Pulitzer ed il National Critics Avward, oltre a finire anche su celluloide nell'omonimo film di Alan Parker. A breve distanza dal suo sorprendente esordio letterario McCourt ha rilanciato pubblicando Che paese, l'America, dove continua semplicemente a raccontarci i propri ricordi senza soluzione di continuità fino all'agosto del 1985, l'anno della morte del padre, quando Frank ed i suoi fratelli portano le ceneri della madre Angela alla sua ultima destinazione, il camposanto dell'abbazia di Mungret, alle porte di Limerick.

L'autobiografia della giovinezza e maturità di McCourt prende avvio dal sogno dell'America, il ritorno a New York, la città che gli ha dato i natali e nella quale l'autore intravede da sempre la possibilità di un riscatto sociale, di un futuro possibile per il quale ha lottato e risparmiato fin da bambino recapitando telegrammi in ogni angolo della povera e malsana Limerick. Ma l'impatto di ritorno con gli sfavillanti grattacieli di Manhattan si rivela inizialmente arduo per un ragazzo dal chiaro accento irlandese, con "due occhi rossi come due buchi di piscio sulla neve", i denti rovinati, i vestiti trasandati che denunciano le sue origini da paddy: il giovane Frank prende alloggio in una squallida camera dell'Upper East Side e comincia a lavorare con una misera paga da inserviente al Biltmore Hotel. Tra avventure metropolitane, frequenti escursioni nei pub ed un ricorrente senso di vergogna ed inadeguatezza, per Frank la leva militare e la divisa dell'esercito degli States rappresenta un passo in avanti, che durante la permanenza in Europa gli consente anche di far visita alla sua famiglia in Irlanda. Le ceneri di Angela cominciava con la seguente considerazione: "un'infanzia infelice irlandese è peggio di un'infanzia infelice qualunque, e un'infanzia infelice irlandese e cattolica è peggio ancora". Anche in Che paese, l'America il cattolicesimo continua a costituire un fil rouge di collegamento con l'infanzia del protagonista, in particolare nella ragnatela di sensi di colpa che gli si attanaglia intorno ad un ogni pensiero (o atto) impuro, all'accenno di un moto di risentimento o di comprensibile invidia per chi ha più di lui. Ma come accade nella vita, le cose non sono mai perfette e riservano comunque qualche sorpresa: succede così che il giovane McCourt, dopo aver sognato da lontano per anni la vita universitaria, trovi il coraggio di approfittare della legge per i reduci, iscriversi a Magistero (lui, che in Irlanda non ha frequentato neppure le superiori) e riesca a diventare un insegnante, scoprendo la sua vera vocazione (nonostante lo scarso stipendio). E capita pure che il nostro irlandese faccia breccia nel cuore della bella Alberta, una perfetta americana dotata di biondi capelli e sorriso smagliante, vada a convivere con lei, e la sposi formando una famiglia: un bel sogno che poi si conclude nel più classico dei divorzi. Perché Che paese l'America racconta semplicemente una vita, quella di un giovane immigrato irlandese a New York, uno come tanti e straordinario come tanti, attraverso i suoi pensieri scritti senza filtro apparente, tranne quello dell'unica arma di sopravvivenza possibile nella dura giungla urbana della Grande Mela, ovvero una buona dose di ironia verso se stesso e gli altri. Uno di quei libri che 'paga' davvero i lettori, pagina dopo pagina.

dadascanner.com

 

Frank et Malachy sont faits docteurs es lettres de l'Université de Limerick à titre honorifique  en 1997

limerick.ie

 

 

 

 

2003 Ambassador Award Recipient: Frank McCourt

Frank McCourt, Pulitzer Prize winner and acclaimed memoirist, was born in New York City and raised in Limerick, Ireland in the 1930s. At the age of 19, McCourt returned to the United States to seek his fortune. After graduating from New York University's School of Education and supporting himself with several odd jobs, he found a brilliant career as a New York City public high school teacher. In 1996, after he retired from teaching, McCourt's memoir about his childhood, Angela's Ashes, was published. It quickly rose to the top of the hardcover bestseller lists, remaining on the New York Times list for 117 weeks. Angela's Ashes won many awards, including the Pulitzer Prize. In 1999, McCourt published the follow-up to Angela's Ashes, titled 'Tis: A Memoir, which hit the New York Times bestseller list at #1. McCourt's acclaimed musical revue, The Irish and How They Got That Way, ran for more than a year in New York ...

wgby.org

Frank McCourt taught in the New York City public schools for twenty-seven years

the last seventeen of which were spent at Stuyvesant High School in Manhattan. After retiring from teaching, Frank and his brother, Malachy, performed their two-man show, A Couple of Blaguards, a musical review about their Irish Youth. In September 1996, Scribner published Frank's childhood memoir, Angela's Ashes, which spent 117 weeks on the New York Times bestseller list. After more than sixty-five printings, there are over 2,325,000 copies in print in North America alone.  The book is available in eighteen countries.

pbs.org

 

 

quindi questo le ha portato la capacità di affrontare anche le cose negative e di vedere il lato ironico delle cose?
Quando si viene cresciuti in quel modo si deve avere un senso dell’umorismo, ci vuole dell’ironia

ti trovi in un luogo terribile, hai fame, sei bagnato, hai freddo, è un po’ come trovarsi in prigione, o in un campo di concentramento, o nell’esercito, o in una scuola, bisogna avere senso dell’umorismo per farcela, e un atteggiamento ironico, la capacità di capire, di essere consapevoli del fatto di trovarsi in un luogo orribile, ma che non si resterà lì per sempre, e l’ironia sta nel fatto che tu pensi di meritarti di più, e che un giorno riuscirai ad andare via.

in molte storie lei parla degli irlandesi in america, dei tedeschi in america e così via, e lei sostiene che sia impossibile essere solo americani … qual è il rapporto tra comunità italiana e irlandese a new york?
Il rapporto tra irlandesi e italiani a New York era in genere legato al lavoro, lavoravano al porto, o …

Non credo che il rapporto tra irlandesi e italiani fosse molto amichevole, 
gli italiani giungevano in America e sottraevano il lavoro agli irlandesi, e c’era molta tensione, conflitto. La stessa cosa che accadeva tra irlandesi e tedeschi, tra irlandesi e i neri, tutti i gruppi erano in conflitto con gli altri gruppi, questo è tipico dell’America.

rai.it - luciano minerva - 2001 mantova

 

2007

ANGELA E GESU BAMBINO

 2005
hey prof !  -  Thatcher  Man
2000
'Tis  -  Che paese, l'America
1997
Angela's Ashes




 

La suite des mémoires de Frank MC Court a été publiée en septembre dernier sous le titre 'Tis (qui est en fait le dernier mot des Cendres d'Angela dans sa version originale) : elle raconte la vie de l'auteur après son arrivée à New York.

zenosbooks.com

 

 

Il premio Pulitzer Frank McCourt promette che il suo terzo libro autobiografico "Teacher Man"  sarà l'ultimo della serie perché a 75 anni è stanco di parlare di sé stesso.
Per cinque anni scrivere "Teacher Man" è stato un incubo...  "Pensavo di diventare pazzo. A un certo punto ho pensato di mettermi un sacco di plastica sulla testa e di saltare nel fiume Hudson"    Il libro ripercorre i 30 anni dello scrittore da insegnante di liceo andato in pensione nel 1987.

reuters

On the first day of my teaching career, I was almost fired for eating the sandwich of a high school boy. On the second day I was almost fired for mentioning the possibility of friendship with a sheep. Otherwise, there was nothing remarkable about my thirty years in the high school classrooms of New York City. I often doubted if I should be there at all. At the end I wondered how I lasted that long.
http://edrev.asu.edu

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Le tragicomiche avventure del prof. vengono scandite dai racconti di piccoli avvenimenti, come se tre decenni fossero dipinti con pennellate veloci,vibranti, dai colori intensi. Sono pagine cariche di ironia, la vera cifra stilistica di questo narratore. Con una prosa concisa, semplice, efficacissima, conduce il lettore nel mondo della scuola americana, dove gli studenti sembrano già parti di una catena di montaggio e dove “ i ragazzi bisogna tenerli occupati, sennò c’è il rischio che si mettano a pensare”. E allora, ecco le avventure e le disavventure del professore irlandese, da quando rischia di venire licenziato, al suo primo giorno di lavoro, perché raccoglie da terra il panino di uno studente e se lo mangia, a quando lo troviamo intento a far declamare ai suoi allievi una serie di ricette culinarie di ogni parte del mondo, mentre altri compagni, accompagnano la descrizione di ogni pietanza con gli strumenti musicali più adatti.
www.ilsole24ore.com

Un quadro affascinante della scuola nell'era del liberismo sfrenato, delineato nel nuovo ROMANZo autobiografico di Frank Mc Court
Mc Court ha vissuto una tristissima e povera infanzia irlandese, in un contesto sociale profondamente viziato dall'alcoolismo e condizionato dalla religione cattolica più bigotta. In America ha poi intrapreso la carriera di insegnante, il rapporto con gli Usa, per ceRti versi libertario e liberatorio, è narrato in "Che paese, l'America", e il suo rapporto con la scuola è il nucleo narrativo contenuto in questo nuovo ROMANZo .

mirko grasso - aprileonline.info

In America i medici, gli avvocati, i generali, gli attori, i personaggi televisivi e gli uomini politici godono di prestigio e di vantaggi economici. Gli insegnanti no. L’insegnamento è la cenerentola delle professioni. Gli insegnanti devono entrare dalla porta di servizio. La gente si congratula con loro per tutto il tempo libero che hanno.
... non si può fare a meno di notare la similitudine tra le scuole americane degli anni Cinquanta e le scuole italiane di questi anni. Nonostante siano passati 60 anni, alcuni modi di pensare non sono per niente cambiati:
Gli istituti tecnici venivano spesso considerati un ricettacolo per gli studenti che non avevano basi adeguate per frequentare il liceo. Puro snobismo: l’opinione pubblica non considerava che migliaia di giovani potessero voler fare i meccanici, le estetiste, i macchinisti, gli elettricisti, gli idraulici e i falegnami

booklover - sololibri.net - 2012

 

 

interview

c’è una bella frase che lei ripete spesso: la mia vita mi ha salvato la vita. può spiegarcela?
...  quando ho iniziato ad insegnare non sapevo assolutamente niente, ho imparato che gli adolescenti non entrano a scuola e basta, ma si devono spingere l’uno con l’altro, mentre le ragazze si mettono subito sedute composte a limarsi le unghie a decidere chi sarà il padre dei loro figli. Insomma è tutta una commedia, una splendida commedia
tanti ricordi legati al periodo dell’insegnamento qual è quello più divertente?
...  scrivere il necrologio degli insegnanti. È stato come trovare un filone d’oro, sono riusciti a ideare veramente delle morti favolose, trucide, da meritarsi una menzione dall’Inquisizione spagnola. I miei colleghi di allora non apprezzarono molto, però.
c’è una grossa differenza tra la scuola raccontata nel suo libro e quella delle cronache americane odierne. come si pone di fronte alla violenza che dilaga nelle classi?
Dirigenti e politici accusano la televisione, io invece proporrei di trasmettere ed insegnare corsi sull’uso delle armi. A scuola dovrebbero studiare l’ipocrisia, l’odio razziale, la violenza, bisogna conoscere per scegliere di non fare.
elena torre - mangialibri.com

 

Com'è considerata negli Stati Uniti la professione di insegnante? Qui in Italia è abbastanza bistrattata, anzi i professori italiani sono i meno pagati di tutta l'Europa.
Gli insegnanti negli Stati Uniti sono consIDERAti come in Italia, in Svezia, in Finlandia, in Norvegia...

guadagnano pochissimo denaro e non c'è alcun rispetto per loro. E succede questo in tutti i paesi ricchi in cui si può guadagnare molto di più facendo una professione come quella dell'ingegnere informatico o software designer oppure lavorando in un'attività economica dove si ottiene molto più rispetto. Questo accade per gli avvocati, per esempio, o per i medici, i dentisti, gli uomini politici... praticamente tutte le professioni tranne quella dell'insegnante. E questo è un grandissimo mistero. Forse perché le persone pensano di sapere cosa fanno gli insegnanti, invece l'insegnamento è una professione estremamente delicata, molto raffinata, misteriosa, e la gente non lo capisce. Inoltre rispetto a un attore,

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la sua prosa è ancora viva e giovane. Ritrae magnificamente numerose scolaresche e si concentra sugli alunni più pestiferi .     Frank McCourt è uno scrittore che sa dipingere lo scorrere del tempo, sa fermare su carta quei piccoli attimi che non torneranno più.
l.moro - spoletonline.com

 

frank mccourt -   new york 1930 - 2009

Leggere Ehi prof !

Non è impegnativo ma credo che esiga la prontezza a saper valutare e mettere in discussione il proprio metodo di insegnamento così come testimonia McCourt di capitolo in capitolo. Insegnare non è solo comunicare dottrina ma è passare attraverso il fallimento, lo sconforto, la preoccupazione e la consolazione data dagli alunni. La vera lezione emerge dai banchi, dalle classi, dalle tante individualità che permettono al professore di arricchire il proprio metodo ed i suoi contenuti in un modo del tutto speciale dato dal continuo vaglio degli alunni.
Il professore si trova dinnanzi all'onere della trasmissione dei contenuti ma è anche colui che accoglie il grazie sincero e modulato secondo i linguaggi particolari, a volte criptici, degli studenti. Le loro espressioni di soddisfazione per il professore e per la materia, la percezione di aver colto nel segno e di essere riusciti a polarizzare la loro attenzione, la consapevolezza di aver lasciato qualcosa di importante nel loro animo e nella loro ragione: questo è ciò che permette di affrontare i limiti della scuola e della propria umanità per il fine ultimo della crescita e della maturazione delle nuove generazioni.

francesco bonomo - criticaletteraria.org - 2012

 

EHI PROF !

Gravely ill

McCourt  has been battling the skin cancer, melanoma... is gravely ill and may have only weeks to live.
....  is due to celebrate his 79th birthday next month was transferred to a hospice at the weekend.
.... Describing his brother as "a hearty fellow" who had survived worse Mr McCourt an actor and author denied several media reports that his brother was on his deathbed .... Mr McCourt lives with his wife Ellen in New York City and Connecticut.   He has a daughter Maggie with his first wife a granddaughter Chiara and two grandsons Frank and Jack.

Grainne Cunningha – independent.ie  – 2009

Le ceneri di Frank McCourt tornano a casa e  VENGONO sparse in Irlanda 

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È morto il 19 luglio 2009 a 78 anni a New York
Fino alla metà degli anni Sessanta era noto soltanto a New York come un inventivo professore di scrittura, ma molti anni più tardi, dopo che un amico gli consigliò di prendere un agente letterario

20/7/2009 - lastampa
Frank McCourt con l’Irlanda nel cuore
Prima la povertà poi una vita da «prof» e quindi il successo con «Le ceneri di Angela»
Frank McCourt ha avuto tre vite. … passava le ore ascoltando i ragazzi «perché hanno insegnato più cose a me di quante io ne abbia mai spiegate a loro», cantando e suonando l’armonica a bocca in classe «perché chi sta in cattedra non dovrebbe essere un nemico ma un alleato».

Matteo Persivale - corriere.it   20 luglio 2009

NON È OBBLIGATORIO ESSERE POVERO, CATTOLICO E IRLANDESE PER ESSERE INFELICE
SI DEFINIVA LATE BLOOMER   O MATURO NOVELLINO MA    VENIVA INTERPELLATO COME ESPERTO SU QUALUNQUE TEMA RIGUARDASSE L’IRLANDA LA SUA TERRA D’ORIGINE.
LUI ERA RIMASTO IL
MICK  L’IRLANDESE FRAGILE MA AL TEMPO STESSO CAPARBIO.
“RIPENSANDO ALLA MIA INFANZIA MI CHIEDO COME SONO RIUSCITO A SOPRAVVIVERE.   NATURALMENTE È STATA UN’INFANZIA INFELICE SENNÒ NON CI SAREBBE GUSTO. MA UN’INFANZIA INFELICE IRLANDESE È PEGGIO DI UN’INFANZIA INFELICE QUALUNQUE E UN’INFANZIA INFELICE IRLANDESE E CATTOLICA È PEGGIO ANCORA.... E POI TUTTA QUELL’UMIDITÀ”….
TRENT’ANNI TRASCORSI NELLE AULE

DA QUEL PRIMO GIORNO IN CUI RACCOLSE DA TERRA UN PANINO LANCIATO DA UNO STUDENTE E LO MANGIÒ DAVANTI A TUTTI CONQUISTANDO IL RISPETTO E LA FIDUCIA DEI RAGAZZI ….
andrea plebe - ilsecoloxix.ilsole24ore.com - 2009


 

Saying goodbye to my big brother
...   Frank’s early miseries are well known, as are his teaching career, his monumental success as a writer and his vast international popularity as speaker and humorist.     He has always been a strong presence in my life, along with my brothers Malachy and Michael.    I will never speak to him again, nor see him.     I can’t believe that.    But I will have to get used to the idea.     Death comes to, and for, everyone ...
Frank survived typhoid fever as a boy and endured chronic conjunctivitis.    In the 1980s he would survive cancer.     Having thoroughly embraced and enjoyed his dozen years of fame, he was now afflicted with melanoma.     Treatments and hospital stays would follow, all to no avail.    ...
alphie mccourt
thevillager.com - irishtimes.com - 2009

 

 

 

 

 

l’unico modo di ridere sulle proprie disgrazie è scriverle

 

 

welcome mccourt

 

 

links

www.festivaletteratura.it

http://it.wikipedia.org/wiki/Frank_McCourt

www.pbs.org/onlyateacher/today8.html
 
 

 

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