mAtteO   fAntUzzI

 

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La cultura è la prima arma per combattere l'intolleranza

La poesia è     e rimane    un'arma
fb/mf - 30.5.2019

...   continuiamo ad avere bisogno della poesia

Domani      sempre
fb/mf - 23.11.2019

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...   Abbiamo bisogno di libri veri

e abbiamo bisogno di poesia vera     onesta   ...
fb/mf - 28.8.2020

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Perché alla fine a rendere credibile una poesia

è la percentuale di verità rispetto alla percentuale di artificio, di tecnica

fb/mf - 19.12..2020

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... un poeta deve fare qualcosa di difficilissimo :   abbattere l’io, perché più l'io si conterrà più emergerà il noi .    Più ponti riusciremo a creare nelle nostre isole più diventeremo un effettivo arcipelago e più capiremo i confini del nostro territorio, e più faremo comprendere a chiunque i confini del territorio che più amiamo, cioè la poesia  .
-MF - università di aix-marseille  - 2020
almapoesia.it/post/editoriale-poesia-rete-appuntamento-n-2

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https://youtu.be/nKBV84r-jU4  - aix marseille - 2020

nuove generazioni e poetica

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umanità
Dovremmo porre maggiore attenzione (all’interno di una società così dura, così spietata, così pronta a separare chi è diverso, a identificarlo come “nemico”) al concetto stesso di umanità, e per farlo dovremmo innanzitutto ritrovare noi stessi, le nostre priorità e il senso del nostro cammino all’interno del mondo.
MF - strisciarossa.it - 2018

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generazione Xanax
I modelli che oggi vengono imposti a livello di società portano inevitabilmente all’ansia, innanzitutto la necessità di consenso come valvola di successo, non più esclusivamente nel micro-mondo di vita ma in tutta la galassia dei social e di ogni altra forma virtuale di comunicazione. E’ troppo spesso il numero dei like o delle condivisioni a decidere il consenso o la riuscita di un’esistenza, consenso che si ottiene con impatti sempre più legati all’immagine e sempre meno all’essenza della persona. Una spersonalizzazione come questa dove è possibile filtrare (quindi omettere o mascherare) ogni forma di imperfezione porta a dei livelli di impossibilità di prestazione che non possono che in buona parte delle persone portare disordine.
matteo fantuzzi -
strisciarossa.it/cinque-poesie-sulla-fragilita-da-proporre-alla-generazione-xanax - 2023

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LA GENERAZIONE ENTRANTE - POETI NATI NEGLI ANNI OTTANTA
Tra i poeti dell'ultima generazione viene a mancare l'idea di "comunità", di intento di gruppo che aveva caratterizzato i cosiddetti "Settanta" o, ancora meglio, un buon gruppo di autori, molto agguerriti, anagraficamente compresi tra il 1968 e il 1977. Ora ci troviamo al contrario di fronte a un'identità sfilacciata e solitaria, debole e poco battagliera, una potenziale nuova "generazione in ombra", non classificabile in una sola semplicistica categoria, ma in grado al contrario di creare con il proprio lavoro come già è accaduto per i nati negli Anni Sessanta opere importanti. E proprio dalle opere dobbiamo ripartire se vogliamo risuscitare lo stato della poesia italiana contemporanea, l'unico antidoto  - e questi nuovi autori lo hanno ben capito -  sono i testi. Solo la carta può risolvere le cose.
a cura di Matteo Fantuzzi
http://golfedombre.blogspot.it/generazione-entrante.html
   -   POESIA MODERNA
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conosci realtà diverse dalla nostra, per quanto riguarda il ruolo pubblico dei poeti, fuori d’Italia?
il centro-sud america è eccezionale come attenzione, i poeti anglosassoni sono stimati e muovono l'opinione pubblica sui temi che interessano i loro connazionali, la svizzera sostiene i loro poeti come i panda (ma anche l'estonia !) poi ci sono stati anche dove si viene condannati per le proprie poesie o altri dove ci sono reality show seguiti come da noi x factor: l'eccezione reale è l'italia .
www.pordenonelegge.it/censimento-poeti/Matteo-Fantuzzi
Questa è l'ultima copia della quarta ristampa de La generazione entrante. Oggi verrà spedita e da domani abbiamo deciso io e Giuliano Ladolfi non sarà ristampata. È tempo che si parli delle ulteriori generazioni. Quando mi è stato chiesto di farlo io ho detto che era giusto lo facessero persone più vicine a quella decade. E così sta avvenendo.
Rimane dopo dieci anni la soddisfazione che gli autori presenti sono rimasti e sono oggi l'ossatura della nostra poesia. I miei migliori auguri a tutti i poeti che assieme a me hanno iniziato questo viaggio che oggi doverosamente si interrompe per consentire ad altri di impegnarsi, beccarci, sbagliare e in generale sostenere la poesia.
fb/mf - 20.2.2019

 

 

 



Kobarid

  -  quaderni  .pdf  - 

.  Premio Camaiore Opera prima -  Premio Penne Opera prima
è il nome slavo della città di Caporetto, scenario di una delle più dure sconfitte della prima guerra mondiale sul fronte italiano, assunto a simbolo di disfatta totale, delle esistenze e delle illusioni. Sul significato potente di questa parola Matteo Fantuzzi costruisce il suo primo libro di poesia, proiettando la Caporetto storica dei primi del Novecento in un quotidiano instabile, di voci diverse, accomunate da un destino fallimentare che non ha nemmeno il dono d’insegnare alle vittime un’adulta consapevolezza. ...
La voce dell’autore è in disparte, segue i personaggi, senza esprimere giudizi enfatici, ma innervando la scrittura di una nota amara, di una morale suggerita più che dichiarata marcatamente. I testi si sviluppano dunque come microstorie, in cui emerge la prima persona, sorta di comunicazioni interrotte, dove il linguaggio spezzato della poesia aggalla dalla prosa. Nella lingua, come nel tema narrativo, Fantuzzi innesca per sottrazione (dell’altro, di un sentire, del proprio io alienato e illuso dal sistema) un ordigno esplosivo, che rimanda all’immaginario scaturito da tanta cronaca nera, dove la maschera dell’uomo mite, qualunque, nasconde il volto del potenziale assassino o stragista. E l’esplosione “devastante” chiude l’opera, con l’ultimo testo lasciato cadere come una nota a margine, che
evoca la ferita italiana della strage di Bologna .
la stazione - uno di quei luoghi di transito che Fantuzzi tratteggia fin dalle prime poesie  ma al tempo stesso la rabbia di un’intera  nuova generazione   quella più atroce che non sappiamo dire.

FRANCESCA MATTEONI  -  recensione
tradotto in sloveno da jolka miliç    e in lingua spagnola - centro sud america
diariodecuba.com  -  fb/mf

Da oggi è nuovamente Kobarid, la mia opera prima. È la quinta edizione in 9 anni. Ringrazio l'editore Raffaelli che ha creduto in me nel 2008 e ancora oggi, oltre a tutti quelli che ancora se ne interessano.
fb/mf - 23.6.2017

 


integrazione
... dobbiamo decidere se aprire ovunque laboratori di dialogo, di scambio, di dignità o rimanere attaccati alle nostre paure, alle nostre incertezze, a un diverso che qualcuno fa fatica a vedere come essere umano identico a noi non a centinaia di chilometri di distanza ma qui nelle nostre terre, nei nostri quartieri, dietro l’angolo, nella casa a fianco, nel nostro pianerottolo.       Dobbiamo scegliere, e non possiamo più attendere.      -MF
unita.tv - 2016

 

 

 


FB
matteo fantuzzi fa in poesia tutto quello che il galateo poetico dice di non fare
vincenzo bagnoli  -  poeta e critico - 2013

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-- domani parto per la scozia che devo andare a fare lezione qui
cgi.st-andrews.ac.uk/events
ma per arrivarci devo
1. uscire di casa
2. arrivare all'aeroporto di bologna
3. imbarcarmi per heathrow
4. prendere la coincidenza per edimburgo
4. prendere l'autobus fino alla stazione di haymarket
5. prendere il treno per st. andrews quindi (conoscendomi):
avviso a tutti i conoscenti in lesotho, birmania o lapponia se vedete uno sperso in lacrime con una valigia rossa che mi somiglia ... sono proprio io.
dategli assistenza. grazie.
fb/mf - 11.11.2014

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Oggi era il mio compleanno (e non se n'è accorto nessuno).
E' vero sono una persona fetente, è bastato togliere dai social il riferimento alla mia data di nascita per passare per esempio su fb dagli oltre 300 messaggi dello scorso anno a zero, zero assoluto nemmeno whatsapp. La mia vita oggi è stata assolutamente normale, fatta di messaggi normali, mail quotidiane se si escludono alcuni parenti prossimi, una collega di lavoro e una delle persone con cui più strettamente collaboro negli ultimi tempi (e queste due mi hanno davvero sorpreso). Niente di grave, non amo festeggiare il compleanno, come non amo la giornata mondiale della poesia ad esempio avendo sempre detto che il problema non sta in quel giorno ma negli 364 dell'anno.
Quello che forse più mi ha colpito è stato il contenimento del messaggio, la funzione che si esaurisce nel momento in cui il social non decide di ricordarcelo, ma questo non vale solo per i rapporti umani: vale in politica dove il messaggio programmatico non è più seguito, analizzato, dove basta dire "mandiamo a casa tizio" o "i diritti sono nostri e non di caio" per portare valangate di voti. Vale in letteratura e in poesia dove con la complicità della critica si è confusa la velocita della diffusione dell'informazione con l'informazione stessa creando qui come altrove un depauperamento, un abbassamento del livello che inesorabilmente sta minando la nostra capacità di analisi. Che cosa mi auguro, che regalo mi faccio ?     Tornare a scrivere sulla carta le cose importanti,    tornare a guardare negli occhi le persone a cui voglio parlare    .    
Tanti auguri Matteo  .
    Ciao a tutti   .  
fb/mf - 23.6.2016

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mio figlio
si è fatto i capelli tipo qualsiasi giocatore di ‪#‎EURO2016‬ con le forbici spuntate.   da solo.    e comunque a 6 anni non stanno male .
fb/mf - 20.6.2016

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il vino è poesia della terra > mario soldati
Ma considerando lo stato della poesia su questa terra meglio concentrarsi sul vino .
fb/mf - 24.6.2018

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Drin . Ciao sono la mamma .

Ti ho visto in televisione! Volevo dirti ...
Grazie mamma, beh sai mantenere viva la memoria ...
No volevo dirti :  ti ho visto in televisione .   Ti si sono proprio ingrigiti i capelli .

fb/mf - 20.10.2018

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Ci saremmo dovuti lasciare

la prima volta

Ed ogni prima volta
fb/mf - 18.9.2018

www.facebook.com/matteo.fantuzzi

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20 anni fa avevo 20 anni ... Uno dei primi premi che vinsi fu nel comune limitrofo al mio natio, Ozzano dell'Emilia. Dopo 20 anni hanno riproposto i testi vincitori di tutte le edizioni e in quarta di copertina hanno messo il mio testo.
Non ricordavo il testo e vagamente ricordavo quel giorno. Lo hanno spedito nella mia casa del tempo, cioè la casa dove vivono ancora i miei genitori.
Se avessero voluto farmi un regalo gradito per questo nuovo anno avrebbero proprio dovuto fare questo: riportarmi a una piccola, privata, gioiosa, tenerissima memoria.

fb/mf - 8.1.2019
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in un solo giorno se ne vanno #lukeperry e il cantante dei #prodigy - se dovevo perdere la fanciullezza in un solo giorno quel giorno è oggi .
fb/mf - 4.3.2019

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Al lavoro passa un dj molto noto negli anni 90 che vive da queste parti.
- Ma suoni ancora?
- Si ogni tanto nei piccoli club, ma sono sconsolato :   facevo ricerca, sperimentavo .    Adesso basta che fai " DUM DUM DUM DEN DEN DEN"   che si entusiasmano tutti.
- Tranquillo - gli dico - succede anche in poesia.
fb/mf - 22.3.2019

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... I libri vanno letti

non soltanto esposti/fotografati/twittati. Quello che sta dentro i libri può essere splendido o tragico, sta a noi deciderlo. Per farlo esiste ancora un gesto, un gesto sempre più raro: prendersi il tempo per aprirli, e leggere.
MF - strisciarossa.it - fb/mf - 14.5.2019

... Il tema alla fine non è nemmeno scrivere libri importanti ma che questi libri importanti siano in grado di ritrovarsi nelle generazioni future .  Perché se il dialogo o il tema non esce dalle pagine del libro per arrivare agli interlocutori qualcosa inevitabilmente si interrompe  ...
fb/mf - 23.7.2020

Dal barbiere
- Le do la cera per normalizzare i capelli ?
- Normalizzare in che senso ?
- Che sono bianchi .
Ah .

fb/mf - 16.5.2019

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È uscito il numero 94 della Rivista Atelier, il primo sotto la mia direzione

Credo che nei prossimi giorni ci saranno molti motivi di polemica ma due cose mi sento fin da subito di sottolineare:
1. La necessità di una classe dirigente, nel senso gramsciano del termine: riviste, direttori di festival, direttori di collana, case editrici, ricercatori, professori universitari e di ogni livello scolastico, giornalisti, divulgatori ognuno avrà la responsabilità di quello che sarà il futuro della poesia italiana. Non possiamo arrenderci agli uffici stampa, ai like e ai piccoli cenacoli utilitaristici.
2. La necessità di non disperdere un patrimonio di generazioni che ha lavorato quasi totalmente nell'ombra negli ultimi 20/30 anni, il racconto delle eccellenze su cui tanti -me compreso- si sono formati è una priorità per alzare una chiara scala di valori su cui tutti possano finalmente confrontarsi con le opere e non coi posizionamenti.
Questo a mio avviso deve fare una rivista militante come Atelier oggi.

fb/mf - 5.6.2019

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Contro un possibile dadaismo
Se dovessi immaginare un reale motivo per cui dopo parecchi anni - come redattore prima e come coordinatore delle redazioni poi - abbia deciso di accettare la proposta avanzata da Giuliano Ladolfi di assumere la direzione della sezione cartacea di «Atelier», credo che la vera risposta sia da ricercare nella rapida evoluzione alla quale stiamo assistendo all’interno dell’attuale poesia italiana, un’evoluzione che senza le giuste attenzioni, contrariamente a quanto di solito accade in natura, potrebbe davvero non produrre miglioramenti .
Bisogna considerare che oggi uno spazio di riflessione cartacea, in particolar modo in poesia, assume davvero le caratteristiche di una forma di resistenza, desueta, quasi un controsenso, un sasso che lanciato nell’acqua di uno stagno, invece di formare cerchi concentrici, finisce per affondare senza nemmeno produrre un suono.
Vale davvero l’idea che non sia più possibile un momento di discussione nella lunga sommatoria di testi, di opinioni, nella continua sovrapposizione in cui in particolare la rete ci ha sempre più negli ultimi anni abituato? E cosa vuol dire oggi scrivere poesia?

mf - atelierpoesia.it - 7.6.2019
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Sono nato al confine tra l'Emilia e la Romagna

e a un certo punto quel confine l'ho anche oltrepassato .   L'idea che qualcuno voglia mettere muri e diffidenze in questa Regione non mi appartiene .
Certo dobbiamo essere in tanti a sostenerlo .   Nelle piazze, nei bar, al lavoro, a scuola .    Ovunque  .
In questi giorni mi sono sentito meno solo .   Non essere soli nel disagio contemporaneo è ancora un gesto rivoluzionario  .

fb/mf - 8.12.2019
Oggi è una giornata molto difficile per i luoghi in cui vivo

Nonostante si sia fatto molto per il rischio idrogeologico negli ultimi anni, le piogge di ieri hanno portato allagamenti, crolli, persone sfollate e purtroppo anche vittime .
Di fronte alla forza della natura siamo davvero poca cosa e le nostre solitudini proprio in questi momenti diventano ancora più grandi .   La protezione civile sta facendo il possibile ma è questo scollamento tra di noi a rendere tutto ancora più difficile .   Il livello dei fiumi diminuirà, i danni in qualche modo verranno riparati, tutto procederà ma è la cultura del reciproco aiuto a venir meno .   Oggi ho avuto modo di conoscere (e riconoscere) tante persone sole. Quest'acqua si porta via anche un poco di noi  .

fb/mf - 3.5.2023
ACQUA E FANGO IN EMILIA ROMAGNA strisciarossa.it/non-e-un-destino-ineluttabile

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... Cerchiamo di guardare sempre nella poesia gli occhi degli altri, gli occhi di chi ci viene incontro .   Forse è così che capiremo anche noi stessi .
fb/mf - 22.7.2020

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Aggiungo

Giovani impossibilitati a immaginarsi una vita, a immaginarsi un lavoro. Giovani che spesso trovano negli psicofarmaci, nell'alcool, nella droga l'unica possibile via di fuga .   Giovani che si suicidano realmente o metaforicamente .   Le ripercussioni per chi si sta affacciando adesso alla vita sono e saranno tantissime .   Altre vittime ( invisibili ) si stanno accumulando a quelle del covid .   Altre malattie .   Identico disamore .
fb/mf - 17.8.2020

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A un cane se gli dai il tuo cuore lui ti darà il suo .  Di quante persone si può dire lo stesso ?
Io & Marley
fb/mf - 26.8.2020

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... Tra qualche giorno inizierò a fare i test sierologici agli studenti e alle loro famiglie .
È una mia decisione . Si accetta su base volontaria ... Non sono un eroe, non mi sento un eroe .  Ringrazio piuttosto chi da Marzo scorso sta affrontando in prima linea l'emergenza sanitaria ...
fb/mf - 19.10.2020

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Percorso concluso .   

Istituita la nuova figura professionale del poeta-vaccinatore  .
(Ragazzi vaccinatevi che abbiamo bisogno di normalità, per ora tutti contenti della mia manina, almeno qui pare leggera 😊)
fb/mf - 21.7.2021

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PROTAGONISTI DEL PROPRIO DESTINO

strisciarossa.it/protagonisti-del-proprio-destino

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Il ruolo dell'immagine

sta diventando ossessivo, prevaricante, disfunzionale .    Noi siamo innanzitutto il nostro corpo, bello, brutto, rotto, perfetto, morto, aggiustato .   Il pensiero passa attraverso questa immagine   ...

Ci troviamo certamente di fronte a cambiamenti radicali anche del nostro stesso mostrarci, comprenderci e analizzarci .     Sullo sfondo il mondo, sempre più sfumato, sempre più impalpabile .    Che cosa mostrano le nostre fotografie ?
fb/mf -29.3.2023

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... Sono lieto che sia la giornata mondiale della poesia

ma quest'anno ancora di più mi chiedo di quale poesia.
La poesia dopo tutta 'sta roba che sta succedendo sarà in grado di scrivere qualcosa in grado di smuovere coscienze ? Noi da domani (ma già da oggi) cosa scriveremo?

fb/mf - 21.3.2020

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... il Piccolo dizionario della cura
Felice di farne parte assieme a tanti ottimi autori.
Sono davvero convinto che leggere poesia possa risollevare da tante storture quotidiane (questo vale anche per tanti poeti che al contrario riversano le proprie private idiosincrasie sui fogli di carta pensando così di avere parlato all'umanità intera).
Se leggessimo già solo un paio di ottime poesie tutti ogni giorno avremmo in mano uno splendido, potentissimo farmaco.
fb/mf - 2.10.2019
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... Credo sia necessaria la piazza della scrittura e della lettura
una piazza che gramscianamente arrivi al cuore di tutti, una piazza ulteriore rispetto a quella di chi manifesta e che assieme a quella sia in grado di muovere le coscienze di chi ancora oggi cela la verità su quei giorni e su tanti altri temi omette tanto altri diritti .  Questo a mio avviso deve fare una scrittura che non guardi esclusivamente alle proprie battaglie private, alla propria privata indignazione ma che sia in grado di restituire il senso oggi fragile della comunità .
fb/mf - 23.10.2019

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Se il più somaro di tutti finisce in un'antologia scolastica
Sono davvero sorpreso, onorato, lusingato ... non so nemmeno che termini usare per essere stato citato in questa antologia scolastica, Classe di letteratura, realizzata per il triennio da Giunti e Treccani e curata da Roberto Carnero e Giuseppe Iannaccone.     Felice è la parola giusta di ritrovarmi tra tanti che stimo Umberto Piersanti Alba Donati Flavio Santi Corrado Benigni Elisa Biagini e Andrea Temporelli e che nel testo si parli espressamente di poesia civile nei termini corretti in cui dovrebbe essere vissuta.
Però inevitabilmente la mente torna ai miei 18 anni, alle mie insufficienze in latino (rimandato in quarta, quell'anno la letteratura non riuscì a salvarmi incapace com'ero di tradurre bene anche una sola versione scritta),  al mio non riuscire a rimanere in classe tanto che l'avvicinamento alla scrittura fu l'ultima disperata mossa del prof. di Inglese di tenermi buono e composto nel banco.     Ecco quel somaro che una volta durante la ricreazione scappò fuori dall'istituto per andarsi a comprare nel vicino negozio di strumenti una Fender Stratocaster usata ma assolutamente perfetta coi soldi guadagnati durante l'estate andando alle quattro di mattina a raccogliere la frutta come operaio nei campi dei contadini locali, ecco quel somaro credo sarebbe il più sorpreso e in fondo contento di tutti di ritrovarsi su quei libri negli anni successivi poi tanto amati ...
fb/mf - 10.5.2022

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... La poesia italiana vive di tanti autori preziosi, di tante case editrici coraggiose, di tante tematiche importanti portate avanti proprio tramite la poesia .     Sta a noi innanzitutto da lettori consapevoli stare accanto ai poeti e sostenerli con la nostra vicinanza e magari pure un po' di entusiasmo 🙂 ...
2a edizione di spaccature/universo poesia_strisciarossa  2022 - fb/mf 24.11.2022






POST '900
Qui ci sono voci che appartengono a una voce sola, quella su cui ostinatamente da oltre un decennio entrambi lavoriamo, che, tolto il rumore di fondo, cui ormai ci siamo abituati sembra, volerci dire che la strada intrapresa ha un proprio senso, produce le proprie opere, porta dietro di sé i giusti riconoscimenti, si affaccia alla dimensione europea e internazionale, trova infine il proprio equilibrio, quell’equilibrio che spesso viene richiesto alla poesia e spesso viene disatteso dai poeti.
introduzione di Matteo Fantuzzi - curatore
atelierpoesia.it - 2015
finalmente i tempi sono maturi per 'risolvere' il postmoderno, per andare oltre tutti questi orpelli, queste pesantezze. abbiamo bisogno 'soltanto' di leggere buoni libri, opere che si ricordino, che rimangano nel tempo.
pag 8 - introduzione di MF

e comunque costernato per la scomparsa di #dariofo
fb/mf -  13.10.2016


Che idea meravigliosa il #nobel letteratura a #BobDylan
fb/mf - 16.11.2016

 

 

 

LA STAZIONE DI BOLOGNA - 2017  

.   Premio nazionale poesia e traduzione poetica achille Marazza - 2018

.   PREMIO GIACOMO MATTEOTTI - 2018

ASSEGNATO A OPERE CHE ILLUSTRANO GLI IDEALI DI FRATELLANZA TRA I POPOLI, DI LIBERTA E GIUSTIZIA SOCIALE CHE HANNO ISPIRATO LA VITA DI GIACOMO MATTEOTTI.

poesia crocetti editore - fb/mf - 15.11.2018

motivazione  giuria del Premio :
È estremamente difficile scrivere poesia politica: è sempre in agguato la retorica. Invece c’è felicemente riuscito Matteo Fantuzzi, che ha sentito nella propria coscienza la necessità di tramandare il ricordo di un avvenimento tra i più tragici della nostra recente storia: la strage di Bologna del 2 agosto del 1980. La tragedia viene rievocata tramite brevi annotazioni di cronaca accanto a una poesia che fa emergere nudo e violento il lato umano: «un padre che scava solo e a mani nude», la vicenda di Marco che, privo di una gamba, «non potrà più essere / mezz’ala», le valigie sparse, l’odore del tritolo, le lacrime, il sudore, la prospettiva degli attentatori, «delle bestie perché non riconoscono più pietà». Il poeta persegue un tipo di «poesia-vita» e non solo perché assume come argomento un fatto reale, ma soprattutto perché parla di morte, di dolore, di disperazione, di speranze troncate, di sensi di colpa che rovinano il resto dell’esistenza dei sopravvissuti. E allora il lamento per la strage diventa lamento per la condizione stessa dell’uomo, cui per secoli filosofi e teologi hanno cercato di offrire una spiegazione, condizione che ogni essere vivente ricapitola in sé sempre per la prima volta e della quale la poesia può offrire solo una testimonianza, non un senso.
feltrinelli - 2018

https://poetarumsilva.com/bologna   -   https://youtu.be/6eOj2qdOBJI  - bologna in lettere - legge mf -  2021
EXCURSIONS IN 21ST CENTURY ITALIAN POETRY   -  matteo fantuzzi - antonella anedda  -  https://tearsinthefence.com  - 2022

ORA BISOGNA USCIRE - poesia di AA -  matteo fantuzzi - antonella anedda - strisciarossa.it/ora-bisogna-uscire  - 2023

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. tradotto in spagnolo - presentato alla biblioteca comunale di imola  e poesia per strada di ferrara con matteo bianchi

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esce il libro su cui sto lavorando da ormai dieci anni sulla strage alla stazione di Bologna. Ho molte persone da ringraziare per quello che hanno fatto in questi anni, pubblicamente voglio farlo con Giona Sequoia Tiziano Fratus. Spero sia un'opera dignitosa verso chi era presente quel giorno e che ne recuperi la memoria. Una memoria doverosa per quella che è stata la maggiore strage di civili del dopoguerra italiano.
...   È una roba complicata. Tecnicamente poesia ma ci saranno degli inserti, delle parti prosastiche, dei documenti del tempo. Insomma va letto   ...   Si può leggere come un romanzo
fb/mf - 13.3.2017
... viviamo un momento in cui si parla di società liquida ed emerge l'egoismo dei singoli.    anche per questo sottolineare la grande prova d'umanità dei bolognesi nella strage del 2 agosto del 1980 mi sembrava doveroso.
fb/mf - 30.3.2017
... La persona che il 2 agosto 1980 guidò l'autobus numero 37 per 15 ore consecutive trasportando le vittime della strage alla Certosa di Bologna è venuta questo pomeriggio alla presentazione e mi ha ringraziato per quello che sto facendo.
Ecco, io sono a posto.
fb/mf - 4.5.2017

... ho deciso di raccontare l’avvenimento con un linguaggio diverso da quello che era stato e non c’è più. Un linguaggio che lo mantenga vivo e contemporaneo.  
intervista di matteo bianchi . lanuovaferrara - 2017

... la piu grande strage italiana del dopoguerra   ...    è dalla poesia che vengo e non ho mai avuto dubbi sullo stile con cui raccontare questa strage .
intervista - settesere - 2017

... Se vogliamo rifiutare l’idea stessa di strage e opporci al fatto che la nostra cultura ne sia stravolta bisogna arrivare all’essenza di una strage.   Questo è quello che io ho fatto per 10 anni con la più grande strage italiana del dopoguerra, quella della stazione di Bologna - mf
fb/veronicalisi 20.4.2018

... A Bologna il 2agosto 1980 tutti aiutarono tutti, senza chiedersi chi fossero o da dove provenissero.   Oggi saremmo in grado di fare altrettanto  ?
fb/mf - 2.8.2018

... Quando uscì "La stazione di Bologna" alcuni prodi commentatori (mai direttamente, ma il mondo è piccolo e si viene a imparare sempre tutto) mi accusarono di sciacallaggio per il tema che avevo trattato. Fortunatamente i familiari delle vittime e le persone coinvolte in questi due anni mi hanno ringraziato per quanto ho fatto e per la volontà di contribuire al mantenimento della memoria.
Tra ieri e oggi parte di questi prodi commentatori si è sperticata nella ossessiva ricerca del giusto testo in grado di acchiappare il maggior numero di consensi. La circolarità dei destini mi ha sempre affascinato.
Soprattutto nella miseria.
fb/mf - 16.4.2019

... dopo tre anni e mezzo dall'uscita La stazione di Bologna Giangiacomo Feltrinelli Editore è tornata in cima alle classifiche di vendita  ...   -mf
fb/mf - 14.9.2020

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Sono venuto all'incontro con molte aspettative perchè avevo gia letto su diversi blog le poesie di Matteo Fantuzzi e sono rimasto veramente contento.   Un pomeriggio di poesia vera.   Ho notato una cosa per me importantissima, la capacità di mantenere, pur scrivendo di argomenti così dolorosi e coinvolgenti, una notevole eleganza formale.   Una poesia che fa i conti con la nostra storia .
daniele beghè - evento biblioteca guanda di parma - 2017
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La stazione di Bologna è un testo che non si può perdere
se si è estenuati dalla poesia del vuoto sperimentalismo, dell’ermetismo ombelicale, e dello stanco gioco linguistico. Fantuzzi ci aiuta proprio in questo, a riscoprire una bellezza poetica nel linguaggio, se si vuole, anche banale della quotidianità. Un linguaggio che non si rivolge a iniziati, una poesia insomma non solo per poeti e addetti ai lavori, ma del popolo e per il popolo, che torni a parlare di noi, della nostra storia, di questa contemporaneità infame e incredibilmente umana.

matteo fais - barbadillo.it - 2017

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il tema della memoria

è molto dibattuto in questi giorni, dobbiamo considerare che sono cambiati anche i presupposti della nostra società : tutto è liquido, il ricordo rischia di diventare una sorta di calendario come accade su facebook, il tal giorno e per qualche minuto ricordi un avvenimento - anche con una certa dose di retorica che normalmente rende immediato consenso - e dopo pochi secondi sei pronto a condividere altro, magari meno decisivo, magari con un significato completamente opposto al precedente .  la liquidità e la fragilità delle notizie e il numero sempre maggiore di informazioni che riceviamo vanno a ledere l'approfondimento e la critica agli eventi : sappiamo forse che è accaduto qualcosa ma non ci ricordiamo quando o cosa è successo, o chi è stato ... -mf
da intervista 31 luglio 2020 - silvia manzani - settesere.it

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crollano le travi, cadono le pietre e i calcinacci

 

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