HANS MAGNUS ENZENSBERGER

 

 Kaufbeuren germania  11 novembre 1929 - monaco di baviera  24 novembre 2022

 

ai tempi del fascismo non sapevo di vivere ai tempi del fascismo

 

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gli scomparsi

 

non li ha inghiottiti la terra. era l’aria?
come le arene del mare innumerevoli;

non in arena
però conversi ma in nulla. a schiere
dimenticati. spesso e di mano in mano,
come i minuti. più fitti di noi
ma senza ricordo. non registrati,
non decifrabili nella polvere ma scomparsi
i loro nomi, i cucchiai, le suole.
noi non li compiangiamo. non può nessuno
rammentarsi di loro: sono nati,
fuggiti, morti? dissolti
no. è senza lacune
il mondo ma lo tiene insieme solo
quel che non l’abita più,


coloro che sono scomparsi.

essi sono dovunque.
senza gli assenti, nulla ci sarebbe.
senza gli esiliati, nulla sarebbe saldo.
senza gli incommensurabili,

nulla di commensurabile.
senza i dimenticati, nulla di certo.
gli scomparsi sono giusti.
così anche noi in un’eco.

 

web.tiscali.it/il.giornale/traduzionepoeti.htm

shortcomings

 

no, i am not a patch
on the breakfast egg.
it is perfect.
sometimes i regret
that compared to the power pylon
i vacillate.
the good-natured moss
disarms me
when i lust for revenge,
and the rhino’s thinking
straightforward as it is
i can only admire.
verily, my screwdriver
will outlast my brain.
i am impressed by the ant,
the way it fumbles and fumbles
for a crack in the wall,
since i am lazy.
an attractive idea
to be soft of heart
like the fig, and selfless
like the light-bulb. sorry,
oil and vinegar, pepper and salt,
i’m sorry that unlike you
i am dispensable.

 

translated by the author
jacketmagazine.com

 

 

difesa dei lupi

deve mangiar viole del pensiero, l'avvoltoio?
dallo sciacallo, che cosa pretendete?
che muti pelo? e dal lupo?

deve da sé cavarsi i denti?
che cosa non vi garba
nei commissari politici e nei pontefici?
che cosa idioti vi incanta, perdendo biancheria
sullo schermo bugiardo?
chi cuce al generale
la striscia di sangue sui pantaloni?

chi trancia il cappone all'usuraio?

chi fieramente si appende la croce di latta
sull'ombelico brontolante?

chi intasca la mancia, la moneta d'argento,

l'obolo del silenzio? sono molti
i derubati, pochi i ladri;

chi li applaude allora,

chi li decora e distingue,

chi è avido di menzogna?
nello specchio guardatevi: vigliacchi
che scansate la pena della verità,
avversi ad imparare e che il pensiero
ai lupi rimettete,
l'anello al naso è il vostro gioiello più caro,
nessun inganno è abbastanza cretino, nessuna
consolazione abbastanza a buon prezzo, ogni ricatto
troppo blando è per voi.
pecore, a voi sorelle
son le cornacchie, se a voi le confronto.
voi vi accecate a vicenda.
regna invece tra i lupi  fraternità.

vanno essi in branchi.
siano lodati i banditi. alla violenza
voi li invitate, vi buttate sopra
il pigro letto dell'ubbidienza.

tra i guaiti ancora mentite.

sbranati volete essere.

voi non lo mutate il mondo.

 

 

  

festivaletteratura.it

epdlp.com

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lei è poeta, romanziere, saggista, traduttore, editore (e molte altre cose). potremmo dire che vale anche per lei quel che sostiene il diderot protagonista di uno dei sui dialoghi tra immortali, morti e viventi: il mio mestiere è quello di essere curioso ?
Direi proprio di sì .   Sono convinto infatti che esistano due diversi tipi di scrittore, la 'talpa' e la 'cicogna', animati da temperamenti differenti :   

il primo  è lo scrittore che, come Kafka, tende a ritornare sempre sullo stesso argomento e con la stessa disposizione, in modo ossessivo, quasi monomaniacale .   

il secondo,   invece, è quel tipo di scrittore che, saltellando qua e là, una volta cattura una rana in un posto e poi un’altra in un posto diverso .  

La mia curiosità deriva in qualche modo dal mio essere uno scrittore 'cicogna' .
giuliano battiston_lettera22.it - 2022 - intervista del 2008

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https://youtu.be/1eg_cKKm4Zs

 https://youtu.be/JGRry74Adqg

https://youtu.be/hRslnm8rfCo

 

 

Poesie per chi non legge poesie
Parlare di Magnus Enzensberger, significa parlare di uno dei più grandi poeti contemporanei, capaci di assegnare alla poesia quel significato di protesta e di cruda analisi dei contrasti della società, che talvolta sembra aver perso a favore di un pigro manierismo. In quest'opera del 1957, dai toni accesi e forti, il poeta esprime una sentita condanna verso le masse "impecorite" da un distorto e falso concetto di opulento benessere. Invece proprio dai lupi, così lucidi e uniti nel difendere i propri interessi, farebbero bene ad imparare. Del resto un antico proverbio popolare italiano non recitava che "se pecora ti fai, il lupo presto o tardi ti mangerà"?
netverbum.it/poesialupi.htm

 

 

poesia massacrata dai professori
Lei sostiene che i bambini, anche di cinque-sette anni, senza saperlo conoscano un gran numero di poesie. Non fa distinzione tra filastrocche, canzoni della tv, preghiere, musica pop. Ha detto che le liriche di Bob Dylan sono di alta qualità...
«È vero, le parole di Bob Dylan per me sono anche superiori alla sua musica. E mi piacciono anche i testi di John Lennon. Certo, una poesia deve avere una forza musicale in se stessa, ma la musica può aggiungere qualcosa. Io stesso ho provato a far “musicare” i miei versi. Nel caso dei bambini, bisogna disarmare in loro la paura e la reticenza. Incoraggiare le loro ambizioni. Poi si può passare a forme più sofisticate».
Lei sembra un ottimo testimonial della poesia come espressione di libertà creativa, non di costrizione.
«A scuola non si chiede agli studenti di leggere la poesia, ma di interpretarla. Si devono scrivere saggi sulle opere, senza neanche poter scegliere. E qui inizia il disastro. I professori chiedono agli allievi di indovinare quello che loro sono convinti l’autore abbia detto. Da questo dipende il voto. Se il professore è di sinistra, lo studente deve fare l’engagé; se è reazionario, deve puntare sull’estetica. Il pregiudizio è che il pedagogo è sempre più intelligente del bambino. Per la stessa ragione, si soffre anche con la matematica...».
paolo bianchi - parmapoesiafestival - ilgiornale.it

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L’educazione - per funzionare - deve essere seduttrice !

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la più importante delle virtù cardinali oggi è la flessibilità

immediatamente seguita dalla capacità di imporsi

dalla mobilità e dalla disponibilità ad apprendere rapidamente e per tutta la vita

chi non riesce a tenere il passo è condannato all'esclusione        

HME

 

 

 

HANS MAGNUS ENZENSBERGER

kaufbeuren baviera 1929  

 

 

 

 

http://it.wikipedia.org/wiki/Hans_Magnus_Enzensberger

http://2004.pwf.cz/authors_hme_en.asp

 

 

 

musica del futuro

 

lei che non possiamo attendere
 ce l'insegnerà.
 risplende, è incerta, remota.
 lei che lasciamo venire a noi
 non ci attende,
 non viene a noi,
 di noi non si cura,
 rimane nell'irrisolto.
 non ci appartiene,
 di noi non chiede,

di noi non si sovviene,
 con noi non parla,
 non ci è dovuta.
 
non era
 non è per noi,
 non è mai stata
 non è mai
 non è.

 

 

  

 

tutti i bambini sognano di volare. in matematica si vola. eccome !

 

metamorfosi di un teorema

poesia
il poeta hans magnus enzensberger ha composto
hommage à gödel,  dopo aver corrisposto direttamente con gödel sull'argomento. il testo della sua improbabile  (ma non inconsistente) composizione è il seguente:

 

Omaggio a Gödel
Teorema di Münchhausen, cavallo, palude e codino
è una delizia, ma non dimenticare:
Münchhausen era un bugiardo.
Il teorema di Gödel a prima vista appare
poco appariscente, ma rifletti:
Godel ha ragione.
«In ogni sistema sufficientemente complesso
si possono formulare frasi
che all'interno del sistema
non sono né dimostrabili né confutabili
a meno che il sistema
non sia di per sé inconsistente».
Puoi descrivere la tua lingua
nella tua propria lingua:
ma non del tutto.
Puoi analizzare il tuo cervello
col tuo stesso cervello:
ma non del tutto.
Ecc.
Per giustificarsi
ogni sistema pensabile
deve trascendersi,
ossia distruggersi.
«Sufficientemente complesso» o no:
la libertà di contraddire
è un fenomeno di carenza
o una contraddizione.
(Certezza = inconsistenza).
Ogni pensabile uomo a cavallo
quindi anche Münchhausen
quindi anche tu, è un subsistema
di una palude piuttosto ricca di sostanze
E un sottosistema di questo sottosistema
è il proprio codino
questa specie di leva
per riformisti e bugiardi.
In ogni sistema piuttosto ricco di sostanze
quindi anche in questa palude
si possono formulare frasi
che all'interno del sistema
non sono né dimostrabili né confutabili.
Prendile in mano, queste frasi
e tira!

E quindi dove sta la differenza tra letteratura e scienza ?


Anzitutto, i loro metodi sono completamente distinti. Poi, la corporazione è più forte nella scienza, che è un'impresa collettiva, mentre gli artisti sono più individualisti. Ma, soprattutto, c'è il fatto che tra il flogisto e l'ossigeno bisogna scegliere, mentre tra Catullo e Orazio no: nella scienza i diversi non possono coesistere, perché c'è un avanzamento. O un'accumulazione di cose una sull'altra, come nei termitai o nelle piramidi, in cui i vecchi strati scompaiono sotto quelli nuovi.


La conclusione, dunque, è che la letteratura si espande solo in orizzontale, su due dimensioni, e la scienza anche in verticale, su tre. Mi sembra una bella metafora, sulla quale bisognerà fermarsi.

piergiorgio odifreddi

 

AVVISO DELLA MUTUA

 

Animuccia

piú leggera dell'aria
piú pesante che pietra

su una tomba
con te è impossibile trattare
impolitica come sei
e variabile

come le previsioni del tempo !

Ogni volta vorresti avere un lifting.
Nessuno ti capisce,
o mimosa egoista.
meno che mai tu stessa.
Hai di che far pietà.
Ma sarebbe un errore.

 

HME
www.polito.it

ODIFREDDI

 

musica
il compositore di avanguardia hans werner henze ha utilizzato 

il poema di enzensberger nel suo secondo concerto  per violino del 1971

piergiorgioodifreddi.it                  piergiorgio odifreddi

 

La letteratura corteggia le metafore della matematica  -    Enzensberger : D’altra parte, cosa sarebbe la scienza senza le sue metafore?
I due percorsi, quello di Enzensberger e quello di Odifreddi, non sono simmetricamente opposti: nel primo caso viene formulata un’invettiva contro colui che lo scrittore tedesco chiama «idiot lettré», fiero del suo stato d’ignoranza, mentre nel secondo Odifreddi presta la sua attenzione alle opere e non agli uomini, assunte come una statica testimonianza di un sapere collettivo non così drammaticamente separatista. Per il colto e smaliziato scrittore tedesco, che conosce bene l’elenco proposto in Penna, pennello e bacchetta, libri come Gli esercizi di stile di Raymond Queneau ...... non sono stati indubbiamente sufficienti per una svolta.
Mentre Enzensberger si preoccupa di segnalare il disinteresse dei letterati per la matematica, Odifreddi sembra concentrato a rivendicare le possibilità di convivenza delle due discipline......   Negli anni settanta Benoit Mandelbrot, il grande studioso della la teoria dei frattali, riportò l’esempio della misurazione delle coste inglesi, dove metodi differenti segnavano disparità del 20%, denunciando così il valore relativo di ogni misura morfologica. In altre parole, è solo il grado di approssimazione che attesta la verità, più questo è dettagliato più la lunghezza di un confine frastagliato può tendere all’infinito, facendo paradossalmente crollare ogni esigenza di misura.

paolo marocco  girodivite.it 

 

 

interview

La poesía no sirve de manera utilitaria  -  no sirve 

basta  Está fuera del comercio

Pensemos un poco sobre la cantidad de gente que sabe de memoria el Ave María, o cuántas personas saben Yellow Submarine. Eso es poesía; Bob Dylan es poesía. Piensen en las rimas de la infancia. Hay una superstición de que la poesía es algo complicado, difícil, pero es falso. Millones saben poesía, mala poesía quizá, pero poesía.
Lo primero es presentar la poesía como un juego, y que nadie esté ajeno a él. Todos tenemos una capacidad para la poesía. En realidad es un poco antiescolar, pero la culpa no es totalmente de los profesores. Hay algunos que trabajan con buenas intenciones, pero pertenecen a un sistema que les indica qué autores enseñar y dar a leer. Un pequeño libro como el que escribí puede ayudar a ciertos profesores que no están de acuerdo con la manera esquemática en la que se enseña la poesía.
Si quieres impedir que el gobierno haga algo, sal a la calle. Es mucho más rápido y directo, pues la poesía procede de una manera muy indirecta. Puede hacer un cambio de mentalidad, pero es algo lento. La conciencia no se cambia de un minuto a otro, y la situación política exige, a veces, una intervención inmediata, y eso no se logra con poesía. La poesía es indirecta y sutil. Escribir un poema pacifista no impide que se haga la guerra.
Sergio González Rodríguez - Jaime Reyes Rodríguez -   Grupo Reforma           http://tierradegenistas.blog.com.es

 


 

 

nel libro di lettura per classi superiori

non leggere odi figlio mio. leggi gli orari
sono più esatti. svolgi le carte di navigazione
prima che sia tardi. vigila non cantare.
viene il giorno che torneranno a inchiodar liste
sulle porte e a chi dice di no dipinger sul petto
qualcosa di uncinato.
impara ad andare senza essere conosciuto.

impara più di me a cambiar quartiere passaporto faccia.
fai pratica di tradimento al minuto.

si sporca quotidiana salvezza.

le encicliche e i manifesti per incartare burro e sale
a chi è senza difesa.  rabbia e pazienza ci vogliono
per soffiare nei polmoni del potere
la fine polvere mortale macinata
da chi molto ha imparato
da chi è esatto. da te.

- traduzione f.fortini e r.leiser -

poesie per chi non legge poesia - le comete 1964
vicoacitillo.net

 

L'altro

Uno ride
si interessa
ha il mio viso con pelle e capelli sotto il cielo
lascia rotolare parole dalla mia bocca
uno che ha denaro e paura e un passaporto
uno che litiga e ama
uno si diverte
uno si dimena
ma non io
io sono l'altro
che non ride
che non ha viso sotto il cielo
e alcuna parola nella sua bocca
ed è sconosciuto a sè e a me
non io; l'altro; sempre l'altro
che non vince e non è vinto
che non si interessa
che non si muove
l'altro
che è indifferente a sè stesso
del quale io non so niente
del quale nessuno sa chi è
che non mi muove
questo io sono.



Utopia

Il giorno sale, con grande forza
batte i suoi zoccoli tra le nuvole
il lattaio sui suoi bidoni
tambureggia sonate; al cielo ascendono i fidanzati
su scale mobili; selvaggi, con grande forza
si sventolano cappelli bianchi e neri.
Le api scioperano. Tra le nuvole
ruotano i procuratori,
papi cinguettano dagli abbaini.
La commozione domina sia lo scherno
che il giubilo. Velieri
sono piegati dai bilanci.
Il Cancelliere parteggia con un vagabondo
i fondi segreti. L'amore
è consentito dalla polizia,
è promulgata un'amnistia
per coloro che dicono la verità.
I panettieri regalano rosette
ai musicanti. I fabbri
fanno delle croci
ferri per gli asini. Come in un ammutinamento
irrompe la felicità, come un leone.
Gli strozzini, su cui sono gettati
fiori di melo e ravanelli,
si pietrificano. Buttati sulla ghiaia,
abbelliscono fontane e giardini.
Ovunque ascendono mongolfiere
la flotta di piacere è pronta a partire;
salite, lattai,
fidanzati e vagabondi!
Scioglietevi! Con grande forza
sale
il giorno.

SOLDATI BAMBINI

Come grattava verde- muffa
la legnosa stoffa della divisa
sulla pelle nuda.
Non ancora diciassettenne,
metallico luccicava
l'entusiasmo della morte
negli occhi azzurri.
Impiccato in Franconia, il licantropo,
nel caldo maggio del '45
su una piazza del mercato.
Un esempio per quelli d'oggi
che mai hanno avuto sentore
dei suoi pari.
Altre promesse,
altre menzogne ed altro cielo,
stracci d'altri colori,
ma lo stesso odore di benzina,
nitrocellulosa e paura, lo stesso
fanatismo nel procurar la fine
ad altri e a sé ama





Indovinello

Un mare più vasto del mare
e tu non lo vedi.
Un mare nel quale vai nuotando
e tu non te ne accorgi.
Un mare che rumoreggia nel tuo petto
e tu non lo senti.
Un mare in cui te ne stai immerso
e tu non ti bagni.
Un mare da cui bevi
e tu non lo noti.
Un mare in cui vivi
finché non ti mettono sotterra.




POESIA DEL GUANCIALE

Perché fino alla punta delle dita
sei presente, perché hai desideri,
per come pieghi i ginocchi
e mi mostri le chiome,
per il tuo tepore
e la tua oscurità;
per le tue frasi dipendenti,
i gomiti non prepotenti
e l’anima materiale
che nella fossetta
sopra la clavicola balugina;
perché sei andata
e venuta, e per tutto
ciò che di te non so
queste mie esili sillabe
son troppo poco – o troppo.


L'indulgenza

Voi non sapete di cosa sto parlando. E' chiaro.
Credete che c'entri con le rate,
col numero chiuso e con le tasse.
Non c'è da stupirsi. Dal benzinaio e in galera
e in discoteca non si concede nessuna indulgenza.
Se volete saperlo, anche in passato
era meglio non farci gran conto, nei letti d'ospedale,
sui campi di battaglia e nelle stazioni dei calvari.
Nessun miracolo, solo uno di quei miseri trucchi
con cui l'uomo a memoria d'uomo frega il suo prossimo.
Un modo di dire antiquato, nient'altro.
Eppure mi piacerebbe trasmettervela, tanto per fare,
questa formula magica, perchè è quasi perfetta:
indulgenza plenaria
per tutte le temporali ed eterne.
Tra l'altro, dipendesse da me concedervela,
l'avreste di certo poveri disgraziati.


 

 

 

la televisione trasmette il nulla     

La televisione è puro terrorismo. La parola scompare e con la parola ogni possibilità di riflessione

HME

 

 

 

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11 NOVEMBRE

 

 


 

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